AA/Cotonou/Abraham Kwame
Il capo di Stato del Ciad ha fornito i dettagli, tre giorni dopo la decisione del suo governo di porre fine all’accordo di difesa con Parigi. È successo nel corso di una conferenza stampa tenutasi domenica 1° dicembre, in occasione del 34esimo anniversario di “libertà e democrazia”, che simboleggiava l’avvento al potere del maresciallo Idriss Déby Itno (ucciso al fronte il 20 aprile 2021).
Per il presidente ciadiano l’accordo di difesa con il partner francese è obsoleto e non serve più a nulla.
“Non corrisponde più né alle realtà di sicurezza, geopolitiche e strategiche del nostro tempo, né alle nostre legittime aspettative riguardo alla piena espressione della nostra sovranità”, ha spiegato il presidente ai giornalisti.
Il leader ciadiano aggiunge che il Ciad non vede realmente gli effetti sul terreno di questo accordo di difesa.
“Non ci apporta alcun reale valore aggiunto sul campo militare dove affrontiamo, da soli, sfide varie e gravi, compresi attacchi di dimensioni terroristiche”, spiega Mahamat Idriss Déby Itno.
Il presidente ciadiano fa valere anche la “mancanza di reciprocità” per giustificare la decisione di porre fine all’accordo di difesa con la Francia.
“Chad non deve più accettare dagli altri ciò che questi altri non accettano da lui. È il sacro principio della reciprocità”, ha dichiarato il capo di Stato ciadiano.
Per eliminare ogni ambiguità, Mahamat Idriss Déby Itno ha insistito durante la sua conferenza stampa sul fatto che “Il Ciad non rientra in alcun modo in una logica di sostituzione di un potere con un altro, tanto meno in un approccio di cambio di padrone”.
Sostiene che il suo esercito è in grado di difendere la propria integrità territoriale e di mettere al sicuro le popolazioni e le loro proprietà.
“Questa decisione costituisce quindi un atto sovrano attentamente considerato e pienamente assunto, volto a rafforzare la nostra indipendenza e a rispondere a un forte impegno assunto nei confronti del popolo ciadiano”, ha concluso il presidente ciadiano.
Si ricorda che, la sera di giovedì 28 novembre 2024, il Ciad ha annunciato la decisione di porre fine all’accordo di difesa firmato da decenni con la Francia e rivisto il 5 settembre 2019, misura resa pubblica poche ore dopo la partenza del ministro francese Jean-Noël Barrot, Ministro degli Affari Esteri, che ha effettuato una visita di 24 ore a N’Djamena e Adré.
Il giorno successivo, il portavoce del Ministero degli Affari Esteri francese, Christophe Lemoine, ha precisato che “la Francia ne prende atto e intende proseguire il dialogo per l’attuazione di queste linee guida. »
Prima di questa decisione, il Ciad ospitava l’ultimo punto d’appoggio militare francese nel Sahel, dopo la partenza delle truppe francesi da Mali, Niger e Burkina Faso.
Non sono state comunicate informazioni circa i tempi e le modalità del ritiro delle forze francesi dal Ciad.
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