Il titolo del film potrebbe lasciarti perplesso, perché questo villaggio chiamato Paradise è ben lungi dall’offrire ai suoi abitanti una vita di beatitudine e gioia. In questo scenario torrido e ventoso del deserto somalo, vivono i personaggi principali del film: Mamargade, un padre single che fa lavoretti per offrire al figlio Cigaal una vita migliore, e sua sorella Araweelo, sarta, appena divorziata, e torna a vivere con loro. Mamargade sa fare un po’ di tutto, vive di espedienti (scavare tombe, giocare al mulo), fruga nelle calze di lana della sorella, qualche volta scappa per andare a masticare foglie di khat sul fondo di una barca. Al suo fianco, la sorella si dimostra più determinata e più coraggiosa, decisa a emanciparsi dalle ingerenze e dal dominio degli uomini.
Firmato dal regista Mo Harawe che vive tra la Somalia, suo paese natale, e l’Austria dove si è stabilito alla fine della sua adolescenza, The Village Next to Paradise non lascia indifferenti.
Girato con attori non professionisti, il film affronta anche i rapporti tra un padre e suo figlio, ma anche i rapporti tra questa famiglia appena formata alle prese con le sue aspirazioni e il complesso mondo che la circonda.
Morocco
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