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Ouestrail cerca un nuovo equilibrio per il trasporto pubblico regionale

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La Confederazione stringe la cinghia e a farne le spese è anche il traffico regionale viaggiatori. Secondo la consultazione sul credito d’impegno per il periodo 2026-2028, le aziende di trasporto pubblico potrebbero non ottenere la dotazione prevista.

Bisognerebbe poi trovare un nuovo equilibrio per il trasporto pubblico regionale. In occasione del suo 20° congresso, questo venerdì al Club 44 di La Chaux-de-Fonds, Ouestrail, l’associazione che promuove lo sviluppo delle ferrovie nella Svizzera romanda si è occupata di questo tema.

Invitata a prendere la parola in questa occasione, Isabelle Pasquier-Eichenberger, membro del comitato ATE, Associazione Trasporti e Ambiente, ritiene che la Confederazione stia facendo un cattivo calcolo nel ridurre le risorse destinate ai trasporti pubblici. “Ciò che oggi non investiamo in queste infrastrutture lo pagheremo perché non raggiungeremo i nostri obiettivi climatici”, sostiene.

Mantenere e sviluppare trasporti pubblici di qualità con minori risorse è un lavoro sottile, il cui equilibrio è stato minato dagli oltre 14 miliardi di franchi annunciati giovedì dall’Ufficio federale dei trasporti per l’attuazione dell’offerta ferroviaria 2035.

Per Ouestrail è il futuro delle ferrovie nella Svizzera romanda ad essere in pericolo. L’associazione richiede una seconda perizia e il riesame delle norme e degli standard. “Non è normale che le stime siano raddoppiate”, esclama il presidente dell’associazione e consigliere nazionale di Neuchâtel, Damien Cottier.


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