Il Ministero dell’Energia, del Petrolio e delle Miniere è intervenuto ieri per far luce su un probabile aumento dei prezzi dei carburanti.
“Le notizie parlano di un probabile aumento dei prezzi dei carburanti, a seguito del decreto congiunto della Commissione di regolamentazione del settore energetico (Crse) che fissa le tariffe e la base tariffaria. Al contrario, il governo sta lavorando con tutti i servizi interessati, sotto la supervisione del Ministero dell’Energia, del Petrolio e delle Miniere (Mepm), per ridurre i prezzi dei prodotti petroliferi e dell’elettricità, nonché per indirizzare meglio i sussidi . Il lavoro è in fase avanzata e i risultati saranno condivisi il prima possibile”, rileva in un comunicato l’Unità Comunicazione del Mepm.
Prima di specificare: “Il canone è sempre esistito e gli operatori del settore l’hanno sempre pagato sin dalla sua creazione nel 1998 presso l’ex Commissione di regolamentazione del settore elettrico. In ragione dell’estensione della regolamentazione alle attività downstream degli idrocarburi e ai segmenti downstream e intermedi del gas, è apparso legittimo estendere il pagamento di tale corrispettivo agli operatori operanti nei settori di nuova regolamentazione.
Inoltre, la tariffa è concepita per essere giusta e proporzionale alle attività degli attori nei settori interessati: elettricità, idrocarburi downstream, gas intermedio e downstream. Nessuno, infatti, tra i soggetti titolari di licenza di importazione, stoccaggio, trasporto e/o distribuzione del downstream degli idrocarburi, degli intermediari e del downstream del gas, paga royalties come avviene in altri settori, mentre il Crse assicura, tra l’altro, a garantire la loro situazione finanziaria vitalità…”
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Senegal
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