Il Ministero dell’Energia, del Petrolio e delle Miniere informa che, in risposta alle voci che suggeriscono un possibile aumento dei prezzi dei carburanti, il governo sta lavorando attivamente, in collaborazione con i servizi competenti sotto la supervisione del Ministero, per ottenere una riduzione dei prezzi dei prodotti petroliferi e elettricità, nonché una migliore destinazione dei sussidi. Questi sforzi fanno parte del decreto congiunto che stabilisce la tariffa e la base tariffaria della Commissione di regolamentazione del settore energetico (CRSE).
Nel comunicato si precisa che “il lavoro è a buon punto” e che “i risultati saranno condivisi il prima possibile”.
Il Ministero ha inoltre ricordato la base giuridica che giustifica la firma dell’ordinanza in questione. Secondo il comunicato stampa, tale commissione è stabilita dall’articolo 26 della legge n. 2021-32 del 9 luglio 2021 relativa alla creazione, organizzazione e attribuzioni del CRSE.
Il decreto di esecuzione n. 2022-1593 del 12 settembre 2022 specifica che questa tassa mira a garantire l’autonomia operativa e l’indipendenza della Commissione, come pratiche simili osservate in altri settori come le telecomunicazioni o l’elettricità a livello regionale, in particolare con l’ECOWAS Autorità Regionale di Regolazione del Settore Elettrico (ERERA).
Il Ministero sottolinea che la tariffa è sempre esistita e che gli operatori del settore elettrico la pagano sin dalla creazione, nel 1998, dell’ex Commissione di regolamentazione del settore elettrico. Si rende ora necessaria la proroga del pagamento di tale corrispettivo agli operatori dei settori di nuova regolamentazione. Tale tariffa è concepita per essere equa e proporzionale alle attività degli operatori regolamentati nei settori interessati, vale a dire: elettricità, idrocarburi downstream e gas intermedio e downstream.
Il comunicato ricorda infatti che nessuno dei soggetti titolari di una licenza di importazione, stoccaggio, trasporto e/o distribuzione nel downstream degli idrocarburi e nelle attività intermedie e downstream del gas adempie a tale obbligo di royalty, a differenza di quanto avviene in altri settori. Tuttavia, il CRSE assicura, tra le altre cose, di garantire la loro solidità finanziaria.
Il CRSE precisa di aver consultato e informato i soggetti interessati sui termini di tale corrispettivo, che mira a garantire il corretto funzionamento delle attività di regolamentazione nei settori dell’elettricità e degli idrocarburi, in conformità con le citate disposizioni di legge.
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