La Procura federale (MPC) ha incriminato la banca privata Lombard Odier e un ex manager per riciclaggio aggravato di denaro. Sono sospettati di aver contribuito a nascondere i profitti della figlia dell’ex presidente uzbeko.
La banca e il suo ex dipendente sono sospettati di aver avuto un ruolo decisivo nel permettere l’occultamento dei proventi delle azioni dell'”Ufficio” creato da Gulnara Karimova, figlia dell’ex presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, come descritto dal MPC. come organizzazione criminale.
L’attuale atto d’accusa del MPC, depositato presso il Tribunale penale federale (TPF), è legato a quello che ha portato il MPC a deferire, il 28 settembre 2023, Gulnara Karimova e un secondo imputato davanti allo stesso TPF.
Questi ultimi sono accusati di aver partecipato all'”Ufficio” e di aver riciclato in Svizzera, tra il 2005 e il 2012, beni provenienti da reati commessi da tale organizzazione, di cui Gulnara Karimova era, secondo l’atto di accusa del MPC, la leader ultimo.
Secondo l’inchiesta, una parte dei fondi riciclati in Svizzera sarebbe stata versata alla banca Lombard Odier & Cie SA di Ginevra. Il ruolo ritenuto “determinante” della banca e di uno dei suoi ex dirigenti ha portato al procedimento penale avviato dal dicembre 2016 nei loro confronti per sospetto di riciclaggio aggravato.
Cooperazione proposta
L’ex dirigente in questione ha lavorato tra il 2008 e il 2012 presso l’unità clientela privata di Lombard Odier, precisa l’MPC. Soprattutto a causa del suo ruolo di membro del comitato di investimento del fondo Gulnara Karimova, avrebbe conosciuto la figlia dell’ex presidente uzbeko e diversi membri dell’“Ufficio” ancor prima del suo incarico in banca.
Dopo essere entrato a far parte dell’istituto nel 2008, l’uomo avrebbe mantenuto un contatto attivo con i membri dell’“Ufficio” e ad alcuni di loro avrebbe offerto collaborazione. Nella sua qualità di dirigente, è accusato di aver aperto o fatto aprire, tra l’agosto 2008 e l’agosto 2012, presso Lombard Odier, nove rapporti bancari destinati a ricevere fondi derivanti da reati commessi dall’organizzazione.
Norme e direttive non rispettate
Secondo l’accusa del MPC l’imputato sapeva che i fondi trasferiti alle relazioni bancarie interessate provenivano da attività criminali dell'”Ufficio”, compresi atti di corruzione commessi nel settore delle telecomunicazioni uzbeko.
Nell’ambito dell’apertura e della gestione dei rapporti bancari interessati, la MPC critica Lombard Odier per non aver rispettato le norme dell’epoca nella lotta al riciclaggio di denaro, ma anche le proprie direttive interne.
“Molti fallimenti”
Almeno dal 2008 al 2012, il programma antiriciclaggio di Lombard Odier avrebbe presentato “molteplici fallimenti” impedendo sia di evitare che di individuare attività di riciclaggio di denaro “ripetute e durature” commesse dal manager.
In questo contesto, la banca non ha adottato “tutte le misure organizzative ragionevoli e necessarie” per prevenire la commissione di atti di riciclaggio aggravato al suo interno.
ats/esercizio
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