LinkedIn. Per comunicare della propria attività o come libero professionista, molti utenti si rivolgono a LinkedIn. La piattaforma ha dato vita a una nuova generazione di influencer, focalizzati sul B2B. Questi profili influenti registrano centinaia di Mi piace, anche migliaia, nelle loro pubblicazioni quasi quotidiane, in cui a volte mettono in risalto l’offerta di un’azienda. Specializzati in e-commerce, diritto, risorse umane e persino marketing, questi creatori B2B offrono al loro pubblico l’opportunità di tenersi aggiornati sulle ultime novità e innovazioni nel loro settore.
Ma per pubblicare così tanto, alcuni non esitano a ricorrere all’intelligenza artificiale. Molti strumenti stanno assumendo un posto sempre più importante nella creazione di contenuti, come ChatGPT o Taplio. La piattaforma stessa offre anche uno strumento di pubblicazione basato sull’intelligenza artificiale, disponibile nella sua offerta premium. Tutte queste innovazioni tecnologiche hanno fatto esplodere le pubblicazioni scritte da un robot.
+189% di pubblicazioni scritte da AI su LinkedIn nel 2023
La start-up Originality AI ha condotto uno studio su questo argomento, nel novembre 2024. Copre 9.000 pubblicazioni scritte in inglese, lunghe più di 100 parole. Questi post sono stati pubblicati tra gennaio 2018 e ottobre 2024. Un modo per l’azienda di dimostrare quanto l’intelligenza artificiale sia più che presente su LinkedIn, visto che nel 2023 si è registrato un aumento dell’uso dell’intelligenza artificiale del 189% nei post professionali sui social network.
Una tendenza che è continuata negli anni. Secondo le stime dello studio, nell’ottobre 2024, il 54% dei post lunghi sono stati scritti da un’intelligenza artificiale. Inoltre le pubblicazioni non sono mai state così lunghe. Negli ultimi due anni sono aumentati del 107%.
Cosa ha portato a questo uso eccessivo della creazione di contenuti su LinkedIn? Il motivo principale si può riassumere in poche lettere: ChatGPT. L’esplosione di LinkedIn avviene nel momento in cui lo strumento inizia ad affermarsi sul mercato, alla fine del 2022. Il secondo motivo è la piattaforma stessa. Per gli abbonati LinkedIn Premium è possibile produrre pubblicazioni assistite dall’intelligenza artificiale, per tutte le materie (creazione di CV, creazione di offerte di lavoro, una “bozza” di articolo, ecc.). Il social network lo spiega proprio qui. Allo stesso tempo, gli strumenti che aiutano nella gestione su LinkedIn stanno sviluppando funzionalità che consentono all’intelligenza artificiale di scrivere allo stesso modo dell’autore.
Puoi trovare l’intero studio proprio qui.
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