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il Senato si oppone all'aumento della tassazione sull'elettricità oltre il livello pre-crisi

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Un voto molto ampio, con voci sia di destra che di sinistra, ha permesso alla Camera alta di respingere questa misura nella legge finanziaria, per la quale il governo sperava di ottenere più di tre miliardi di euro.

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Pubblicato il 27/11/2024 06:37

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Il ministro del Bilancio, Laurent Saint-Martin, al Senato, il 26 novembre 2024. (ALAIN JOCARD/AFP)

Una nuova battuta d'arresto per il bilancio pubblico. Il Senato si è opposto, martedì 26 novembre, in serata a una disposizione chiave del bilancio 2025 del governo che avrebbe dovuto autorizzare quest'ultimo ad aumentare la tassazione sull'elettricità per tassarla a un livello superiore a quello del periodo precedente la crisi energetica. Un ampio voto per alzata di mano, con voci sia di destra che di sinistra, ha permesso alla Camera alta di respingere questa misura nella legge finanziaria, per la quale il governo sperava di ottenere più di tre miliardi di euro.

I senatori hanno in particolare compensato questa misura con un aumento della tassa sul gas, per un guadagno stimato a 1,2 miliardi di euro.. “Il governo ha scelto la strada più semplice per trovare nuove entrate: tassare nuovamente l’elettricità. Questa misura è socialmente ingiusta“, ha particolarmente infastidito il socialista Thierry Cozic.

Il relatore generale di Les Républicains Jean-François Husson ha difeso la stessa soppressione, abbinandola in cambio ad un aumento dell'imposta sul gas, in particolare per favorire le energie a basse emissioni di carbonio come l'elettricità. Secondo lui la bolletta per le case riscaldate a gas aumenterebbe “circa 60 euro all'anno” per una casa di 100 mq, mentre “per la stessa casa riscaldata con l'elettricità”, il deficit raggiungerebbe “Da 200 a 300 euro” con la proposta del governo.

Il governo, alla ricerca di risparmi nel suo bilancio, ha espresso un parere sfavorevole a questo riequilibrio. “Preferiamo un aumento della TICFE (tassa elettrica) con una continua riduzione della bolletta elettrica ad un aumento della tassa sul gas che di fatto aumenterebbe la bolletta dei nostri concittadini”;ha lanciato il ministro del Bilancio Laurent Saint-Martin, ricordando che il governo ha “impegnato” ridurre le bollette elettriche del 9% a partire dal 1° febbraio per l'80% dei francesi.

La riduzione promessa è in realtà resa possibile dal calo dei prezzi all'ingrosso sul mercato dell'elettricità, che permetterà al governo di aumentare l'imposta sull'elettricità senza che le bollette alla fine aumentino.

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