Sei mesi dopo le elezioni regionali, da parte fiamminga i negoziati per la formazione del governo di Bruxelles vanno finalmente avanti. Lunedì sera si è svolto un incontro “costruttivo” di tre ore tra i negoziatori di Groen, N-VA, Open VLD e Vooruit. Ma i primi elementi trapelati potrebbero non piacere a tutti i partiti della parte francofona.
Al centro dei dibattiti è stata la nota di apertura – la “supernota” in gergo politico – presentata lunedì scorso dalla leader di Bruxelles del partito Groen, Elke Van den Brandt, ai colleghi Cieltje Van Achter (N-VA), Frédéric De Gucht (Open VLD). e Ans Persone (Vooruit). Questi ultimi hanno consultato il loro partito prima di ritornare con i loro commenti. E le cose sembrano andare per il verso giusto.
Abbiamo potuto fornire questa nota di partenza, che quindi subirà ancora delle modifiche dopo essere passata attraverso il box dei negoziati neerlandesi e soprattutto con quelli francofoni. Ecco però i principali orientamenti voluti dai partiti fiamminghi, analizzati dal nostro giornalista politico Fabrice Grosfilley.
Fusione di comuni e restituzione della tassa chilometrica
“Delle dieci pagine di questa nota, due sono dedicate al modo di distribuire le influenze dei partiti di lingua olandese, ma ci sono già elementi che potrebbero far sollevare le sopracciglia tra i partiti di lingua francese.“, osserva.
In particolare a livello del menu comunitario, su cui si sono accordati i quattro partiti di lingua olandese. Possiamo vedere il fusione delle zone di polizia – era qualcosa di previsto – ma va molto oltre dal momento che fusione dei Comuni si discute anche. I Comuni verrebbero sostituiti da quartieri dove verrebbe mantenuto un banco di accoglienza per i cittadini. Una misura che sembra poco pratica da attuare a livello di PS. Là fusione del CPAS è inoltre previsto nel testo l’obbligo di procedere verso un bilinguismo più reale nei servizi pubblici di Bruxelles.
Un altro capitolo: il mobilità. Si parla del ritorno di SmartMove, la tassa chilometrica intelligente. Nella nota si precisa inoltre che ciò serve a scoraggiare l’acquisto dei Suv più pesanti.
C’è anche un capitolo alloggio dove si tratta di controllo degli affitti, ma anche di protezione delle zone verdi con l’impossibilità di costruire alloggi su siti come il Chant des Cailles, il Friche Josaphat o il Dondenberg. Un punto che dovrebbe irritare particolarmente anche il Partito socialista.
Acqua al mulino PS
Un punto su cui molti partiti potrebbero essere d’accordo è la necessità di procedere verso il consolidamento fiscale. “D’altronde, per il resto di questa nota, non è molto chiaro cosa potrebbe ammorbidire la posizione del PS che ha emesso una sorta di veto alla partecipazione della N-VA al prossimo governo di Bruxelles. La pubblicazione di questa nota porta acqua al mulino del partito socialista.“
► Vedi anche | Cieltje Van Achter (N-VA) sulla formazione del governo di Bruxelles: “Sono scioccato dal veto del PS”
BX1 – Foto: Belga
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