Cresce il deficit degli ospedali svizzeri. L’anno scorso hanno registrato un risultato negativo di 784 milioni di franchi, contro 288 milioni nel 2022, ha indicato martedì l’Ufficio federale di statistica (UST). Continuano ad aumentare i ricoveri.
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26 novembre 2024 – 10:38
(Keystone-ATS) La quota maggiore del deficit, 743 milioni, riguarda gli ospedali di assistenza generale. Il resto, 41 milioni, riguarda cliniche specializzate. Nel 2023 i costi ospedalieri sono saliti a 36,1 miliardi di franchi.
Per quanto riguarda i ricoveri, continuano ad aumentare, con un lieve aumento dello 0,9%. Gli ospedali hanno registrato 1,5 milioni di ricoveri ospedalieri. In calo, invece, il numero delle visite ambulatoriali, da 24,4 a 23,9 milioni.
Le malattie osteoarticolari, come l’artrosi, sono state la ragione principale del ricovero ospedaliero. Poi arrivano infortuni, malattie del sistema circolatorio, tumori e disturbi mentali.
Questi ultimi disturbi rappresentano la principale causa di ricovero tra i giovani dai 10 ai 24 anni. Il loro numero è stabile dal 2021. I ricoveri legati a malattie respiratorie sono invece aumentati del 13% rispetto al 2022, diventando così la terza causa di degenza ospedaliera per questa fascia di età.
Forte dipendenza dall’estero
Gli ospedali fanno molto affidamento su medici formati all’estero, che costituiscono quasi la metà della forza lavoro. Il più studiato in Germania (19,3%). Anche in Francia ci sono il 3,1% dei laureati e in Italia il 5,1% dei laureati. Il resto, il 16,9%, ha conseguito la laurea in un altro Paese.
Il Ticino fa molto affidamento sui medici qualificati fuori dai suoi confini, la percentuale di medici che hanno studiato in Svizzera è solo del 31,2%. A Zurigo, invece, due terzi dei medici hanno ricevuto una formazione nazionale.
Il personale sanitario qualificato è meno colpito dal fenomeno, essendo solo un terzo formato all’estero. La maggior parte si trovava in Francia (12,3%) e il 7,5% in un altro paese. Seguono la Germania (8,6%) e l’Italia (2%).
La formazione dei medici è regolarmente dibattuta in Parlamento. Il Consiglio degli Stati ha convalidato nell’ultima sessione una mozione volta a migliorare l’accesso agli studi di medicina.
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