Arrestati venerdì scorso, il politico Moustapha Diakhate e il giornalista Adama Gaye hanno vissuto ieri fortune alterne dopo il loro faccia a faccia con il pubblico ministero. Il primo nominato è stato sottoposto a mandato di rinvio a giudizio e dovrà essere processato giovedì, mentre il secondo beneficia della libertà provvisoria, in attesa del processo in flagranza di reato, questo venerdì.
Di Amadou MBODJI – Fortuna altalenante ieri per il politico Moustapha Diakhate e il giornalista Adama Gaye. Sottoposto a mandato d’arresto, il signor Diakhate sarà infatti giudicato questo giovedì 28 novembre 2024 in flagranza di reato. Questo l’annuncio fatto dal suo avvocato, Me El Hadj Diouf.
Ex presidente del gruppo parlamentare “Benno bokk yaakaar” (Bby), Moustapha Diakhate è stato convocato dalla Divisione speciale per la sicurezza informatica (Dsc). Lo ha sentito prima di metterlo in custodia. È indagato per i seguenti reati: “insulto commesso attraverso un sistema informatico”, “manovre e atti idonei a compromettere la pubblica sicurezza” e “gravi disordini politici”.
Il giornalista Adama Gaye, invece, beneficia della libertà provvisoria, dopo il suo incontro faccia a faccia con il pubblico ministero. Giudicato in flagranza di reato, questo venerdì, 29 novembre, Adama Gaye sarà processato per “diffusione di notizie false”. Ha dichiarato alla Sen TV che l’ex ministro delle Finanze, Mamadou Moustapha Ba, è stato ucciso.
Di fronte agli investigatori, Gaye non è stato in grado di fornire la prova delle sue accuse. Moustapha Diakhaté e Adama Gaye sono stati deferiti ieri lunedì alla procura di Dakar. E questo dopo essere stato arrestato venerdì scorso. Coinvolto in indagini separate.
Adama Gaye: “Non mi è stato notificato alcun reclamo”
In un testo reso pubblico ieri, il giornalista Adama Gaye ha dichiarato: “Non mi è stata notificata alcuna denuncia, dico al popolo senegalese che non ce n’è stata”.
Ha poi voluto esprimere i suoi ringraziamenti alla sua coalizione elettorale durante le elezioni legislative anticipate “Gox yu bees” e ai suoi sostenitori. In primo luogo ha espresso la sua gratitudine ai suoi “grandi avvocati, Iba Mar Diop, Adja Diallo, François Senghor, che si sono riuniti per” la sua difesa, insieme all’altro suo “molto talentuoso avvocato, Seydou Diagne, che si è dedicato fin dal primo momento della mia convocazione da parte di il Dic”.
“La mia coscienza è rimasta completamente pulita. Saluto voi miei genitori da Facebook e dalla società fisica del Senegal e altrove per aver mostrato anche il vostro sostegno a quella che mi sembra una causa fondamentale: la libertà di espressione. L’esperienza mi ha rafforzato e l’orizzonte stasera è di un sereno azzurro”, ha dichiarato Adama Gaye. Non senza ringraziare la sua “famiglia del cuore, la stampa, che si è riconciliata” con lui “avendo un atteggiamento che ci onora”. “Mi piace questa stampa che mette il suo talento al servizio delle buone cause. Ciao artisti”, dice.
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