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Gruppo Guzzo: chiude i battenti il ​​primo cinema

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In grave difficoltà, il Gruppo Guzzo comincia già a perdere le piume. All’inizio di dicembre il primo dei dieci complessi cinematografici chiuderà definitivamente i battenti, abbiamo appreso Il diario.

Situato presso le Galeries des Sources, vicino all’autostrada metropolitana (A-40), a Dollard-des-Ormeaux, questo complesso Imax comprende cinque cinema.

La sua chiusura è prevista entro pochi giorni, “all’inizio di dicembre”, ha confermato al Giornale il suo presidente Vincenzo Guzzo.

Foto Martin Jolicoeur

Vicino al Fairview Point-Claire Centre, questo centro commerciale è di proprietà di Bayfield Realty Advisors di Toronto. Il proprietario dell’immobile, proprietario anche del centro Le Carrefour a Trois-Rivières, non ha risposto alla nostra richiesta di intervista.

Il Gruppo Guzzo è locatario di questo centro commerciale sul Boulevard des Sources sin dalla sua apertura. Essendo scaduto il contratto di locazione in scadenza a dicembre non verrà rinnovato.


Foto Martin Jolicoeur

“Non riuscivamo a metterci d’accordo su una proroga (…) Dato che era un cinema in perdita, abbiamo deciso di lasciarlo andare”, ha detto il suo presidente durante una testimonianza sotto giuramento la settimana scorsa.

38 milioni di dollari da rimborsare alla CIBC

Con una sentenza di 27 pagine resa venerdì scorso, il giudice Michel A. Pinsonnault, della Corte Superiore del Quebec, ha autorizzato Raymond Chabot ad esercitare i suoi poteri di amministrazione controllata nei confronti di una ventina di società del Gruppo Guzzo.


Vincenzo Guzzo, presidente del Gruppo Guzzo

Joel Lemay / Agenzia QMI

“CIBC [Banque canadienne impériale de commerce] è giusto preoccuparsi della situazione e il Tribunale deve intervenire esercitando i poteri conferitigli dall’art Diritto fallimentare e fallimentare (LFI) date le circostanze”, ha scritto il giudice.

La CIBC stima il deficit del Gruppo Guzzo in circa 38,6 milioni di dollari. Anche altri finanziatori privati, proprietari immobiliari e i governi del Quebec e del Canada, tra gli altri, richiederebbero decine di milioni di dollari in più.


Cinema Guzzo al Marché Central, a Montreal.

Foto d’archivio, Martin Chevalier

“C’è l’urgenza di conoscere e comprendere a fondo la situazione finanziaria di ciascuna delle società del Gruppo Guzzo per stabilire se vi sia la necessità di tutelare il patrimonio del Gruppo Guzzo, da un lato, e, dall’altro, di tutelare gli interessi della CIBC”, ha dichiarato il giudice nella sua sentenza della settimana scorsa.

Un po’ di lana

La stragrande maggioranza degli stabilimenti del Gruppo Guzzo si trova in locali presi in affitto che non gli appartengono, abbiamo appreso la settimana scorsa. Oltre a quello del Boulevard des Sources, i suoi stabilimenti a Sphèretech e Marché Central, a Montreal, così come quelli a Longeuil e Saint-Jean-sur-Richelieu sono tutti inquilini.


Foto Martin Jolicoeur

Tra tutti i suoi centri, vi apparterrebbero solo i beni del Méga-plex de Terrebonne, di Pont-Viau a Laval e di Lacordaire, nel distretto di Montréal-Nord.

Di questi, molti mostrano notevoli segni di deterioramento, come ad es Il diario ho potuto vederlo ieri.


Foto Martin Jolicoeur

La direzione del Méga-Plex Lacordaire, ad esempio, avvisa i propri clienti dei problemi di riscaldamento. All’ingresso, diversi manifesti con un messaggio inequivocabile (“Niente riscaldamento nelle nostre stanze”) non lasciano dubbi sul fatto che un po’ di lana o una cioccolata calda potrebbero rivelarsi utili.

Anche il ristorante accanto al cinema, Giulietta, altra proprietà del Gruppo Guzzo, sembrava in pessime condizioni. Sul portone d’ingresso, un messaggio stampato su un foglio ingiallito dal tempo accoglieva i visitatori: “Oggi rimarremo chiusi in via eccezionale”.


Foto Martin Jolicoeur

Una rapida visita al Mega-Plex del Mercato Centrale ci ha permesso di constatare anche diversi guasti, a cominciare dalle porte d’ingresso bloccate o con maniglie rotte o semplicemente inesistenti.

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