lIl PS è al primo posto a Bruxelles, davanti al PTB che, con il 20,9%, raggiunge il livello più alto mai registrato nel nostro Grande Barometro. Il MR è retrocesso al terzo posto, ma di poco. In Vallonia i liberali restano in testa. La N-VA resta dominante sul versante fiammingo.
Bruxelles – Il PTB registra un risultato storico, il MR cede il primo posto al PS
Quasi sei mesi dopo le elezioni, il nostro sondaggio, che si concentra sulla circoscrizione elettorale federale, rivela un panorama politico a Bruxelles che si sta spostando a sinistra. Rispetto allo scorso giugno, il PS è balzato dal 18,6% al 23,1% e il PTB dal 16,7% al 20,9%. Di passaggio, i socialisti si riprendono il leadership nella capitale e il PTB registra un risultato storico. Guadagnando il 2,2%, gli ambientalisti hanno ripreso colore (13,5%). Al contrario, MR ha perso il 2,4% (20,7%), Les Engagés il 2,2% (7,3%) e Défi lo 0,9% (5,7%).
Per quanto riguarda le formazioni, il MR (86%), così come il PS e il PTB (ciascuno 84%) occupano il podio con la base elettorale più fedele. Di certo i cittadini non andranno di nuovo a votare subito. Tutti i funzionari però terranno sicuramente d’occhio questo spostamento a sinistra nel momento in cui si stanno formando le prime maggioranze comunali con il PTB (a Forest e presto a Molenbeek).
Vallonia – MR e Engagés confermano, il PS recupera
In Vallonia, i vincitori delle elezioni del 9 giugno, MR e Engagés, lo confermano più o meno. In lieve ripresa il Ps, secondo in classifica dietro ai liberali e davanti ai centristi. PTB ed Ecolo stanno andando un po’ meglio che alle urne.
Con il 27,4% delle intenzioni di voto, il MR resta in testa alla classifica della Vallonia. Si tratta dello 0,8% in meno rispetto al numero di voti ottenuti nelle elezioni del 9 giugno, un calo molto leggero. Il Ps si muove più comodamente al secondo posto, in crescita, con il 24,6% delle intenzioni di voto, contro il 22% dei voti alle urne. In terzo luogo, Les Engagés ha ricevuto il 20,6% delle intenzioni di voto, ovvero lo 0,6% in più rispetto al 9 giugno. Con il 12,9% delle intenzioni di voto, il PTB ha fatto un po’ meglio che alle elezioni, ottenendo l’11,6% dei voti. Stessa cosa per Ecolo, che questa volta mostra l’8,1% delle intenzioni di voto, rispetto al 6,9% di giugno. Si noti che, in tutti i casi, siamo entro il margine di errore del 3,2% per il campione vallone.
Le tre personalità più quotate in Vallonia, in ordine; Sophie Wilmès, Alexander De Croo, Maxime Prévot.
Fiandre – N-VA e Bart De Wever rinforzati
Da parte fiamminga, non vediamo grandi sconvolgimenti nelle intenzioni di voto raccolte dal nostro Grande Barometro. Il N-VA, vincitore delle elezioni di giugno e ottobre, è ancora primo, seguito da Vlaams Belang, ancora molto alto ma un po’ meno montatura pubblicitariacome il presidente del suo partito Tom Van Grieken.
Tra i “vincitori” di questa ondata si segnala il buon punteggio dei socialisti fiamminghi di Vooruit, nettamente al di sopra della soglia del 15%. Seguono un CD&V, anch’esso in buone condizioni. Forse favorito dal successo personale di Sammy Mahdi, oggi la seconda personalità nella quale i fiamminghi confidano di più per esercitare delle responsabilità. Il democristiano precede Zuhal Demir, vicepresidente del governo regionale fiammingo.
Per il resto notiamo la confermata scarsa forma dei liberali dell’Open VLD, malgrado l’arrivo del nuovo presidente. Il che non è di buon auspicio per gli ecologisti di Groen, nella stessa situazione ma in attesa di un nuovo partner per riavviare una macchina rotta.
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