Nuove azioni in prospettiva. Mercosur, “impedimenti” e “norme”: in un clima di tensione, a poche settimane dalle elezioni professionali, gli agricoltori si preparano ad entrare in una seconda settimana di mobilitazione, ancora dispersi ma determinati a mantenere la pressione sul governo.
- Azioni mirate per la FNSEA e i Giovani Agricoltori
Mercoledì scorso, il presidente della FNSEA, Arnaud Rousseau, ha annunciato nuove azioni con i Giovani Agricoltori (JA) “Martedì, Mercoledì e Giovedì” per “denunciare gli ostacoli all'agricoltura e tutto ciò che oggi limita la nostra attività”.
Dopo azioni simboliche – fuochi d'ira, manifestazioni – rivendicate in 85 dipartimenti, le azioni prenderanno di mira ad esempio le prefetture, le agenzie per l'acqua o l'ufficio dell'Ufficio francese per la biodiversità (OFB). “Quasi tutti i dipartimenti prevedono di agire nei prossimi giorni”, ha avvertito la JA.
Seguendo il credo della FNSEA – “Nessun divieto senza soluzione” – i manifestanti difenderanno in particolare il ritorno dell'acetamiprid, un insetticida della famiglia dei neonicotinoidi, richiesto dai produttori di nocciole e barbabietole da zucchero. Nocivo per gli impollinatori, è vietato in Francia ma utilizzato in altri paesi dell'Unione Europea. Chiedono inoltre un maggiore accesso all'acqua e la semplificazione del millefoglie degli standard francesi ed europei, ritenendo ancora insufficienti gli sforzi compiuti dal governo.
- Un movimento “amplificato” per il coordinamento rurale
Il Coordinamento Rurale, che ha moltiplicato i suoi interventi negli ultimi giorni, intende “amplificare” la sua mobilitazione oltre il Sud-Ovest dove finora si è concentrata la sua azione.
Dopo una barriera filtrante alla frontiera spagnola, il blocco del porto commerciale di Bordeaux o un'intrusione muscolare in un ufficio dell'OFB, di cui chiede lo “scioglimento”, il sindacato prevede lunedì una mobilitazione in un supermercato dell'Essonne. Per martedì, il Coordinamento rurale organizza un'azione anti-Mercosur in Dordogna, una manifestazione davanti al Parlamento europeo a Strasburgo ma anche un'operazione di pulizia dei fossati nelle Alte Alpi e il proseguimento del blocco dei centri d'acquisto dei distributori.
Avversaria da decenni al libero scambio, la Confederazione dei contadini, erede delle lotte contadine anti-globalizzazione, continua le sue mobilitazioni contro il Mercosur e “per la difesa del reddito contadino” e la transizione agroecologica.
- Mercosur, non l’unico motivo di preoccupazione
Meno di un anno dopo una mobilitazione storica e dopo una “estate marcia” segnata da scarsi raccolti e dall’insorgenza di malattie animali emergenti, i sindacati agricoli hanno ritirato i trattori, ritenendo che non avessero ottenuto sufficienti progressi concreti in azienda. Se la prima settimana si è concentrata sul trattato di libero scambio che l'Unione Europea sta negoziando con i paesi latinoamericani del Mercosur, le azioni si allargheranno alla denuncia di “impedimenti” alla produzione.
In questo clima teso, dove il rischio di rilanci eccessivi è valutato dagli osservatori politici, il governo assicura che la Francia sta facendo progressi nella costruzione di una minoranza di blocco nell'accordo UE-Mercosur: dopo l'Italia, venerdì la Polonia ha espresso il suo no. Anche il ministro francese dell'Agricoltura, Annie Genevard, ha promesso di affrontare nei prossimi giorni la questione dei pesticidi vietati e nuovi annunci sulla “semplificazione”.
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