Successo globale –
Il manga “Dragon Ball” festeggia il suo 40° anniversario
L’anime che racconta le avventure di Son Goku è uscito nel 1984 su un settimanale giapponese. Il suo autore, Akira Toriyama, è morto il 1 marzo.
Pubblicato: 20/11/2024, 15:19
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Il manga giapponese Dragon Ball, un successo mondiale il cui universo continua ad espandersi su tutti i supporti e media, dall’animazione ai parchi di divertimento, festeggia mercoledì il suo 40° anniversario, pochi mesi dopo la morte del suo autore, Akira Toriyama.
La serie che racconta le avventure di Son Goku, un giovane prodigio delle arti marziali che protegge la Terra dai nemici malvagi, vide la luce il 20 novembre 1984 sulle pagine del settimanale giapponese Shonen Jump.
Liberamente ispirata al romanzo cinese del XVI secolo “Il Viaggio in Occidente”, questa storia epica, scandita da numerosi colpi di scena e lunghe battaglie e segnata dal suo umorismo, fu inizialmente un innegabile successo nelle librerie: 260 milioni di copie vendute nel mondo secondo il suo editore Shueisha.
Nonostante la morte, avvenuta il 1° marzo, del mangaka Akira Toriyama, che ha rattristato milioni di fan del suo lavoro in tutto il mondo, l’universo da lui immaginato non è mai stato in condizioni migliori, in particolare con l’uscita dell’ultimo videogioco “Dragon Ball: Sparking!” ZERO”, che riunisce 182 personaggi per scontri nervosi e pirotecnici.
A ottobre è stata lanciata anche una nuova serie animata, “Dragon Ball Daima”, con versioni più giovani dei personaggi.
Uno dei manga più venduti di tutti i tempi
E anche “Dragon Ball Super”, sequel di uno dei manga più venduti di tutti i tempi supervisionato da Akira Toriyama, avrà nuovi capitoli, per la gioia di tanti fan di Dragon Ball.
“È un’opera archetipica che celebra la vittoria ottenuta attraverso l’amicizia e lo sforzo. Penso che la semplicità della storia sia un fattore importante per il successo della serie”, ha affermato Tsutomu Tanaka, uno studente di 19 anni recentemente intervistato dall’AFP a Tokyo.
“È un lavoro che la generazione di mio padre amava molto, quindi li guardavamo in famiglia perché spesso passavano all’ora dei pasti”, ricorda Ayase, una donna giapponese di trent’anni per la quale la serie “fa parte della nostra vita”. .
L’Arabia Saudita ha inoltre annunciato a marzo la costruzione del primo parco divertimenti al mondo ispirato a Dragon Ball, di cui non è ancora nota la data di apertura.
“La macchina commerciale è già in funzione”, osserva il giornalista e specialista di cartoni animati Tadashi Sudo, per il quale il futuro a breve termine del franchise sembra assicurato.
Ma “la sfida futura sarà vedere se la creatività può essere mantenuta senza Toriyama”.
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