Il padiglione del Marocco alla COP29, i cui lavori continuano a Baku, in Azerbaigian, è una vera vetrina dei progressi compiuti dal Regno, che si è affermato come attore chiave nella lotta al cambiamento climatico.
Attraverso il suo padiglione, ricco di attività, incontri ed eventi collaterali, il Marocco evidenzia la sua ambiziosa traiettoria in termini di transizione energetica e sviluppo sostenibile e riafferma il suo impegno a favore del clima.
Crocevia essenziale per il dibattito sulle sfide e le soluzioni legate alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, il Padiglione del Marocco evidenzia il ruolo del Regno nello sviluppo di modelli sostenibili adattati alle questioni climatiche globali, nonché progetti innovativi in altri settori, come quali l’efficienza energetica, l’agricoltura sostenibile e la gestione delle risorse idriche.
Questa piattaforma per il dialogo e la condivisione delle competenze è uno spazio favorevole per esaminare le questioni che riguardano il finanziamento e l’adattamento ai cambiamenti climatici e costituisce un’opportunità per riunire esperti nazionali e internazionali per discutere soluzioni pratiche alle attuali sfide globali.
“Siamo molto lieti di ciò che presenta il Padiglione del Marocco in termini di attività e di qualità dei relatori, che hanno affrontato tutta una serie di temi legati al cambiamento climatico, tra cui l’adattamento, la transizione energetica, la decarbonizzazione e la sostenibilità”, ha sottolineato in una nota al MAP, presidente del Centro internazionale per la ricerca e lo sviluppo delle capacità di ricerca, sotto l’Università Cadi Ayyad, Kholoud Kahime.
“Il Marocco sta seguendo la tabella di marcia elaborata da Sua Maestà il Re Mohammed VI e, grazie a questa visione, abbiamo presentato le iniziative che il Marocco ha portato avanti”, ha affermato.
“Il Regno è un pioniere in questo campo”, si è rallegrata, aggiungendo che “gli esperti marocchini stanno facendo un lavoro eccellente, che è l’orgoglio del nostro Paese”.
Da parte sua, il coordinatore del Segretariato dell’International Platform for Adaptation Metrics (IPAM), Karim Anegay, ha indicato che il programma del Padiglione del Marocco è “denso e ci permette di presentare il nostro lavoro e di prendere parte a numerosi eventi.
La partecipazione qualitativa del Marocco a questa sessione, che ha ospitato la COP22 nel 2016 a Marrakech, ha così permesso di evidenziare i progressi compiuti e l’impegno del regno in materia di clima ed energia, che gli sono valsi notevoli progressi nell’attuazione di ambiziosi obiettivi politiche per ridurre l’impronta di carbonio, sviluppare le energie rinnovabili e promuovere un’economia più verde.
Due giorni prima della fine della 29a sessione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29), il Padiglione del Marocco continua ad accogliere i vari attori di questa grande massa e a contribuire agli sforzi per una maggiore ambizione climatica.
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