“Sono state rubate due tabacchiere appartenenti al Museo del Louvre e prestate al Museo Cognacq-Jay” Mercoledì 20 novembre, al mattino, annuncia il Ministero della Cultura. Una rapina “di grande violenza”, Lo aveva descritto il municipio di Parigi poche ore prima in un comunicato stampa. I rapinatori sono entrati nella struttura comunale in mattinata alla presenza di visitatori e agenti.
Quattro uomini incappucciati, in possesso di mazze da baseball e asce, hanno fatto irruzione nel museo alle 10:25, ha appreso franceinfo da una fonte vicina ai fatti. Erano presenti visitatori e agenti. Hanno rotto finestre, rubato tabacchiere adornate d'oro e diamanti prima di fuggire su due scooter, ha detto la stessa fonte.
“Il Museo del Louvre segnala che, durante questo furto, sono state rubate due opere appartenenti alle sue collezioni e prestate al Museo Cognacq-Jay nell'ambito della mostra 'Luxe in Pocket'”aggiunge il Ministero della Cultura. “Si tratta di due tabacchiere particolarmente importanti risalenti al XVIII secolo, realizzate rispettivamente da Johann Christian Neuber e Daniel Baudesson.”
“Non si sono registrati feriti. La polizia municipale e la polizia nazionale sono intervenute subito dopo i fatti”precisa il municipio. Da parte sua, la Procura di Parigi, contattata da franceinfo, precisa di sì “deferito un'indagine alla BRB per rapina a mano armata da parte di una banda organizzata ai danni del museo di Cognacq-Jay”.
Il danno è stimato in un milione di euro, ha indicato una fonte vicina alla questione. Gli autori del furto non sono stati identificati e non sono stati ancora arrestati. I video del museo saranno utilizzati dagli investigatori.
Il Ministro della Cultura, Rachida Dati, “condanna con la massima fermezza questo atto criminale che lede il nostro patrimonio”. “Considerando il valore storico e la preziosità di questi pezzi, il Museo del Louvre e tutti i servizi del Ministero della Cultura faciliteranno la rapida identificazione di questi due oggetti d'arte nell'ambito delle indagini in corso al fine, in particolare, di accertare è difficile nasconderli”.
La Città di Parigi ha istituito un'unità psicologica e di ascolto per gli agenti e i visitatori che si trovavano sul posto al momento dei fatti. Il municipio segnala di aver presentato denuncia e lo è “a disposizione delle Questure affinché possano essere individuati gli autori dei fatti”. Il museo, che presenta una collezione di opere e oggetti d'arte del XVIII secolo provenienti dall'eredità di Ernest Cognacq, cofondatore dei grandi magazzini La Samaritaine a Parigi, da allora ha chiuso.
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