Dalla sua vittoria del 5 novembre, l’ex presidente, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025, ha fatto una serie di nomine a volte sorprendenti, attingendo tra i più fedeli della sua stretta guardia.
E in questa cerchia ristretta troviamo Linda McMahon, ex presidente della lega americana di wrestling, nominata ministro dell’Istruzione.
“Come ministro dell’Istruzione, Linda combatterà instancabilmente” per portare maggiore libertà educativa in ogni stato americano e “dare ai genitori la possibilità di prendere le migliori decisioni educative per le loro famiglie”.ha detto Donald Trump in una nota.
Imprenditrice di 76 anni, Linda McMahon è stata, tra il 2017 e il 2019, ministro responsabile per le piccole imprese durante il primo mandato repubblicano.
Non esitando a parlare di Donald Trump come di “un amico”, Linda McMahon è una delle principali donatrici del Partito Repubblicano.
Presenti anche le star della televisione
Nell’amministrazione Trump troveremo star della televisione, in particolare Pete Hegseth, 44 anni. Conduttore di Fox News ed ex soldato, è stato scelto per la carica di Ministro della Difesa. Ha intervistato spesso il presidente Trump durante il suo primo mandato, ma ha pochissima esperienza politica.
Sposato tre volte, Pete Hegseth si oppone alla presenza di donne soldato in combattimento. È anche considerato filo-israeliano.
Un’altra star televisiva che apparirà nell’amministrazione Trump è Sean Duffy, nominato Ministro dei Trasporti. Donald Trump crede che il suo ministro”ripristinerà la sicurezza nei cieli americani ponendo fine ai programmi di diversità per piloti e controllori del traffico aereo”.
Nel comunicato stampa sulla sua nomina si legge che è padre di “nove incredibili figli” e quindi sa”quanto sia importante che le famiglie viaggino in sicurezza.
Marco Rubio alla guida della diplomazia
Alla guida della diplomazia americana troveremo Marco Rubio. Senatore di lunga data della Florida, in passato si è opposto a Donald Trump, paragonandolo a un “dittatore del terzo mondo”, un sentimento che ora sembra essere un ricordo del passato.
Marco Rubio è stato descritto da Donald Trump come un “guerriero senza paura che non si tirerà mai indietro davanti ai nostri avversari”.
È noto per essere ostile alla Cina e all’Iran e fermamente favorevole a Taiwan, Hong Kong e Israele. Sulla guerra in Ucraina si allinea al discorso di Trump, dicendo che Kiev è in “stallo” rispetto alla Russia e che gli Stati Uniti devono mostrare “pragmatismo” piuttosto che spendere miliardi di dollari in armi.
Uno scettico sul clima nella squadra
Il Ministero dell’Energia sarà guidato da uno scettico sul clima, sostenuto dalle compagnie petrolifere americane.
Questo è Chris Wright, CEO di Liberty Energy, una compagnia petrolifera. È un sostenitore dei combustibili fossili, non crede nel cambiamento climatico e paragona la lotta dei democratici contro il riscaldamento globale al comunismo sovietico.
Donald Trump ha anche scelto l’ex democratico Robert Kennedy Jr a capo del Ministero della Salute. Quest’ultimo, apertamente contrario ai vaccini, ha più volte rilanciato teorie cospirazioniste, sostenendo che l’autismo sia legato ai vaccini, o che il virus Covid-19, “bersaglio etnico”, risparmi ebrei e cinesi.
Nipote del presidente assassinato John F. Kennedy, Robert Kennedy Junior è stato accreditato con circa il 5% dei voti come candidato indipendente, prima di ritirarsi e sostenere Donald Trump. Con grande sgomento degli altri membri della sua famosa famiglia.
Durante la sua campagna elettorale, Donald Trump lo ha definito “il membro più stupido del clan Kennedy”. Tuttavia, il presidente ora lo considera abbastanza intelligente da ricoprire il ruolo di Segretario della Sanità e dei Servizi Umani.
A capo del Dipartimento di Giustizia troviamo Matt Gaetz, un fragoroso trumpista, sospettato di rapporti con una minorenne.
Kristi Noem è stata scelta per guidare il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale. All’età di 52 anni, la governatrice del South Dakota quest’anno ha fatto notizia vantandosi allegramente di aver ucciso uno dei suoi cani che considerava indomabile. Una confessione che aveva distrutto le sue pretese di diventare vicepresidente di Donald Trump.
Stella nascente della destra americana, Kristi Noem si è comunque guadagnata una reputazione inviando membri della Guardia Nazionale del suo stato al confine con il Messico. “Proteggeremo il confine e ripristineremo la sicurezza”ha promesso il repubblicano.
Elon Musk nella squadra
Nella squadra di Donald Trump troviamo anche il miliardario Elon Musk che ha ottenuto la carica di capo del “dipartimento per l’efficienza governativa” con la missione principale di ridurre radicalmente la spesa.
Il primo mandato di Trump è stato un susseguirsi di licenziamenti spettacolari. E diversi ex consiglieri o ministri si erano rivoltati pubblicamente contro di lui.
Questa volta, il 45esimo e presto 47esimo presidente privilegia personalità che a volte non hanno esperienza dell’apparato statale, ma che lo sostengono senza riserve.
“Diciamo che la fedeltà conta più del curriculum”, crede da parte sua Valérie Beaudoin, ricercatrice associata sugli Stati Uniti.
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