L’ambasciata americana a Kiev chiude in previsione di possibili attacchi russi | Guerra in Ucraina

L’ambasciata americana a Kiev ha chiuso i battenti mercoledì dopo aver ricevuto segnalazioni di potenziali minacce di attacchi aerei e ha allertato i cittadini statunitensi in Ucraina di prepararsi a rifugiarsi rapidamente.

Questo insolito avvertimento arriva il giorno dopo che l’esercito ucraino ha utilizzato missili americani a lungo raggio di tipo ATACMS sul territorio russo.

Come misura precauzionale, l’ambasciata sarà chiusa e ai dipendenti dell’ambasciata è stato chiesto di rifugiarsi sul postoprecisa un comunicato del Dipartimento degli affari consolari americano, pubblicato sul sito dell’ambasciata.

L’ambasciata americana raccomanda ai cittadini statunitensi di rifugiarsi immediatamente in caso di attacco aereo.

L’ambasciata ha inoltre raccomandato ai suoi cittadini di preparare scorte di acqua, cibo e prodotti essenziali.

Domenica la Russia ha preso di mira gli impianti energetici in Ucraina con 120 missili e 90 droni, provocando gravi interruzioni e danneggiando la rete energetica ucraina.

I persistenti attacchi russi contro le infrastrutture civili in Ucraina potrebbero causare interruzioni di corrente e di riscaldamento e interrompere i servizi municipali.

In risposta all’annuncio dell’ambasciata americana, il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio di sicurezza ucraino, Andri Kovalenko, ha affermato che la Russia si sta preparando a effettuare nuovi attacchi.

Permettetemi di ricordarvi che i russi stanno accumulando missili da mesi in preparazione di una serie di attacchi contro l’Ucraina. Ciò include i missili Kh-101, che continuano a produrre, così come Kalibr e missili balisticiha dichiarato.

Mosca avverte da settimane che il via libera di Washington agli attacchi missilistici americani sul territorio russo rappresenterebbe una grave escalation nel conflitto e Vladimir Putin martedì ha approvato una nuova dottrina nucleare che apre la possibilità alla Russia di ricorrere all’arma atomica nel caso di attacco massiccio da parte di uno Stato non dotato di armi nucleari ma sostenuto da uno Stato nucleare.