Ai sensi dell’articolo L.337-9 del codice dell’energia, l’Autorità ha presentato ai ministri responsabili dell’energia e dell’economia una relazione di valutazione delle tariffe regolamentate per la vendita di energia elettrica (TRV). Nell’ambito della presente relazione, l’Autorità rileva, come nel 2021che se i mercati della vendita al dettaglio di energia elettrica sono stati aperti alla concorrenza in Francia, il 59% dei consumatori individuali e il 35% dei piccoli consumatori non residenziali utilizzano i TRV. Alla luce della prevista scomparsa, il 31 dicembre 2025, dell’accesso regolamentato all’elettricità nucleare storica, l’Autorità raccomanda al Governo di rivedere approfonditamente l’organizzazione dei mercati elettrici in Francia e di predisporre la rimozione delle TRV.
Le TRV perseguono molteplici obiettivi (coesione sociale e territoriale, tutela dei consumatori in particolare) e sono soggette a una doppia gestione, economica da parte della Commissione per la regolamentazione dell’energia e politica da parte del governo, che a volte ha deviato, negli ultimi anni, le proposte in tal senso. Basandosi su un livellamento dei prezzi a cui sono esposti i consumatori, costituiscono per loro un’offerta rassicurante che li protegge dalle variazioni dei prezzi all’ingrosso a breve termine ed esercita, grazie alla loro popolarità, un ruolo guida per l’intero mercato di consumo e i singoli consumatori piccoli consumatori non residenziali.
Tuttavia, non costituiscono né un prezzo basso né un prezzo fisso e non hanno impedito gli interventi ad hoc delle autorità pubbliche sul livello dei prezzi al dettaglio, ai quali talvolta danno luogo. Inoltre, offuscano il segnale del prezzo che dovrebbe incoraggiare i consumatori a essere più efficienti dal punto di vista energetico e hanno un forte impatto sulla concorrenza, limitando gli sbocchi dei fornitori e la diversità delle offerte offerte ai consumatori.
Per questi motivi, l’Autorità raccomanda di prepararsi concretamente all’abolizione dei TRV, senza rinunciare agli obiettivi di politica pubblica loro attribuiti ma assegnando loro strumenti più mirati, come la designazione di un fornitore di ultima istanza. In mancanza di tale soppressione, l’Autorità formulerà proposte ai fini del loro adeguamento a beneficio di una maggiore concorrenza nei mercati al dettaglio.
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