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Processo per stupro Mazan: tra rabbia, dolore e lo spettro dell’incesto, i figli di Dominique Pelicot si confrontano con il padre

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David, Florian e Caroline, i tre figli della coppia Pelicot, hanno raccontato al tribunale penale di Vaucluse quanto la loro famiglia sia stata distrutta da questo straordinario caso criminale, essendo stati colpiti ciascuno in modo diverso dall’esplosione che ha causato l’arresto del padre a Novembre 2020.

Nel tribunale penale di Vaucluse, ancora una volta gremito del ritorno dei 51 imputati, lo scontro è terribile, questo lunedì 18 ottobre, al processo per stupro di Mazan, dove i tre figli di Gisèle e Dominique Pelicot, parti civili insieme alla madre .

David, 50 anni, il figlio maggiore, fissa con rabbia suo padre, seduto nella scatola e senza abbassare lo sguardo.

Dominique Pelicot taglia fuori suo figlio

“Sto aspettando, se lo hai fatto un po’ di umanità, dici la verità, sui gesti che hai avuto su mia sorella che soffre ogni giorno e che soffrirà tutta la vita, su mio figlio. Che cosa hai fatto?” Dominique Pelicot, furioso, lo interrompe.

“Niente! Su nessuno dei figli e dei nipoti!”

David alza la voce: “Rilassati, rilassati! Ne parlerai più tardi!” Interviene il presidente. David Pelicot spiega: “È insopportabile! È in questa posizione da un mese!”

Caroline è in lacrime quando David parla

Caroline Darian, sua sorella, è in lacrime mentre suo fratello parla. Dopo l’arresto di suo padre il 2 novembre 2020, ha appreso che oltre alle migliaia di foto e video di sua madre priva di sensi violentata, il file conteneva anche foto di lei che sonnecchia, in lingerie che lei non riconosce.

“So di essere stato sedato, di aver subito abusi da Dominique Pelicot Non è un’ipotesi, questo lo so”. assicura, fissando suo padre. “In quel momento non mi guardi come un padre guarda la figlia. Hai uno sguardo incestuoso e non avrai mai il coraggio di dirlo. Ma ho capito che non avrò mai le risposte alle mie domande Voi.”

“Il grande dimenticato in questo processo”

Caroline Darian si considera “la grande dimenticata” del processo.
MEZZOGIORNO LIBERO – François Barrère

Lei, che ha fondato un’associazione contro la sottomissione chimica, crede di sì “il grande dimenticato di questo processo. Quattro anni fa, quando la mia vita si è capovolta, ho davvero perso l’equilibrio perché ho subito capito che io stesso ero una vittima di Dominique Pelicot. Ma pensavo solo a una cosa di mia madre, Gisèle, e non a me. Mi sono reso conto durante questo primo mese di prova che avevo ho pensato tanto a lei e non a me, che mi sono ritrovato un po’ invisibile.” Lei ricorda: “Quando mi mostrano queste mie foto alla stazione di polizia, non mi chiedono di fare questo test sui capelli”potendo determinare se anche lei avesse subito una sottomissione chimica.

Il crudele interrogatorio di Florian Pelicot

Sull’intera famiglia pesa lo spettro dell’incesto e degli abusi commessi da Dominique Pelicot, sospetti al riguardo “Il gioco del dottore“, cosa che avrebbe fatto con suo nipote e con le richieste di foto nude da parte delle sue nipoti.

Florian Pelicot, 38 anni, il più giovane dei fratelli, ha una questione completamente diversa, essendo nato in un periodo in cui sua madre aveva vissuto una relazione extraconiugale, episodio vissuto molto crudelmente dal marito.

Una vendetta perversa?

“In effetti ho questa domanda: sapere se mio padre è davvero mio padre” ammette. Il presidente: Pensi mai che potresti essere tu il motivo che ha fatto impazzire tuo padre?” La domanda è una delle chiavi di lettura di questa vicenda straordinaria, questa il desiderio di umiliare e sottoporre la moglie ad atti degradanti è forse una vendetta tanto terribile quanto perversa.

Florian Pelicot si rivolge a suo padre: “È questo ciò che ha condizionato tutti i fatti, questa scelta di violentare tutte queste donne?” La risposta arriva dalla scatola: “UNassolutamente no!”

Anche Florian vuole andare oltre. “Non è necessariamente facile essere il figlio di Dominique Pelicot oggi. Spesso in questi grandi casi penali, il nome che ricordiamo è quello del cattivo e lì è quello di Gisèle Pelicot. E non è affatto la stessa cosa. Voglio che i miei figli siano orgogliosi di portare il nome Pelicot.”

Il ritorno di Aurore al timone

Aurore, la madre dei loro tre figli, da cui ora è divorziato, chiede di tornare alla sbarra. Lei stessa ha subito abusi sessuali da bambina da parte di suo nonno ed è stata fotografata nuda a sua insaputa da Dominique Pelicot, nel suo bagno.

“TTutti in questa stanza avevano la responsabilità di fare scelte diverse da quelle che facevano. Quando subiamo abusi, abbiamo la scelta di assumerci la responsabilità o meno, di riprodurre le cose o di cedere alla devianza. Forse se fosse uscito da questo legame di dipendenza che esisteva con Gisèle, Dominique avrebbe potuto sperimentare altre cose nella sua sessualità. Ma lo ha fatto la scelta di restare con lei e le frustrazioni accumulate.”

Processo sospeso mercoledì sera

Dominique Pelicot dovrebbe essere interrogato un’ultima volta questo martedì 19 novembre. Mercoledì mattina dovranno iniziare le difese dei due avvocati di Gisèle Pelicot e dei suoi figli, parti civili. Il processo verrà poi interrotto fino a lunedì 25 novembre per l’udienza d’accusa, che durerà fino a mercoledì 27 novembre. Il primo argomento di difesa, quello di Me Béatrice Zavarro per Dominique Pelicot, è previsto per giovedì 28 novembre in mattinata, prima di quello degli altri quaranta avvocati che interverranno per i 50 coimputati del settantenne.

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