AA/Nuova Delhi/Ahmad Adil
Le autorità di Nuova Delhi hanno inasprito le restrizioni di fronte al peggioramento dello “smog tossico”, ordinando la chiusura delle scuole fino a nuovo ordine e vietando l’ingresso di camion non essenziali, mentre la qualità dell’aria raggiunge la categoria “molto grave”.
Da diversi giorni molte città dell’India settentrionale si trovano ad affrontare livelli pericolosi di inquinamento. Domenica sera, l’indice di qualità dell’aria (AQI) a Delhi è salito a 457, spingendo le autorità a introdurre ulteriori misure nella capitale e nelle aree circostanti.
Lunedì mattina, i dati ufficiali hanno mostrato che diverse stazioni di monitoraggio a Delhi hanno registrato un AQI superiore a 490.
La Commissione per la gestione della qualità dell’aria della regione di Delhi ha annunciato domenica sera l’attuazione di nuove misure a partire da lunedì.
È stato presentato un piano d’azione in otto punti, chiedendo alle autorità locali di prendere in considerazione misure di emergenza come la chiusura delle università, il blocco delle attività commerciali non essenziali e l’implementazione del traffico alternato in base ai numeri di targa.
Il primo ministro di Delhi Atishi Marlena, che aveva già ordinato lo stop alle lezioni in presenza ad eccezione delle classi 10 e 12, ha affermato che l’intero nord dell’India sta affrontando una “emergenza sanitaria” mentre gli incendi agricoli continuano senza controllo.
Ha criticato il governo federale per la sua inerzia sul problema, affermando che “tutto il nord dell’India ne sta soffrendo le conseguenze, soprattutto i bambini e gli anziani che fanno fatica a respirare”.
Gli esperti sottolineano le condizioni invernali, gli incendi agricoli che sgombrano i campi, nonché le emissioni industriali e automobilistiche, che aggravano la scarsa qualità dell’aria in India e nelle zone limitrofe del Pakistan.
La Corte Suprema dell’India, che il mese scorso ha dichiarato il diritto a un ambiente sano un diritto fondamentale, lunedì ha denunciato le autorità locali per il loro ritardo nell’attuazione delle misure antinquinamento.
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