Lo Stato “desidero impegnarmi“del”passaggi per trovare un acquirente per la rivista” 60 milioni di consumatori pubblicato dall’istituto pubblico Istituto Nazionale del Consumo (INC), in difficoltà economicaha detto lunedì all’AFP l’ufficio del segretario di Stato per gli affari dei consumatori Laurence Garnier.
“Lo Stato vuole attivarsi trovare un acquirente per la rivista“, ha indicato questa fonte all’AFP, con l’obiettivo di “fornire alla rivista nuove risorse e competenze, che le consentiranno di attrarre nuovi lettori”. “Questo cambiamento di statuto della rivista contribuirà anche a ottimizzare l’utilizzo dei fondi pubblici”ha precisato inoltre la Segreteria di Stato dipendente da Bercy, precisando che esiste “nessun acquirente identificato.”
“La sostenibilità del titolo richiede un buyer professionale ed esperto del settore, capace in particolare di investire nel digitale e guidare una nuova strategia di marketing e commerciale“, precisa ulteriormente l’ufficio della Garnier, osservando che la rivista si riunisce “da diversi anni“del”grosse difficoltà”con il numero degli abbonati è passato da 140.000 nel 2019 a 76.000 nel 2024e “un deficit persistente da sette anni, che ha esaurito il suo flusso di cassa“.
Lo “stupore” dei rappresentanti dei lavoratori
Rappresentanti dei dipendenti del National Consumer Institute (INC), che pubblica la rivista, hanno espresso la loro”stupore“ in un comunicato stampa all’AFP. “Questa decisione è disastrosa perché indebolirà notevolmente l’informazione degli esperti indipendenti al servizio dei consumatori, lasciando più spazio ai monologhi sponsorizzati degli influencer e alle fake news sui problemi dei consumatori”si rammaricano ancora i rappresentanti dei cinquanta dipendenti, rammaricandosi di ciò “l’interesse pubblico è raramente finanziariamente redditizio”.
Lo scorso marzo, i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto “salva“60 milioni di consumatori, giornale nato nel 1970 e “in pericolo” a causa di investimenti insufficienti secondo loro. Una relazione parlamentare del 2022 menzionava a “riduzione graduale dell’importo della sovvenzione“all’INC tra il 2012 e il 2020, è passato da 6,3 milioni di euro a 2,7 milioni di euro.
“Deploro amaramente l’arbitrato che ho potuto ottenere” a favore di un rilancio del titolo attraverso investimenti statali “non è stato mantenuto”ha reagito in un comunicato inviato all’AFP l’ex Ministro delegato in particolare al Commercio, Olivia Grégoire, rivolgendosi a lei “pensieri”” ai dipendenti della INC, nonché ai consumatori che hanno sempre cercato di informare al meglio“.
Related News :