Il governo del Quebec ha presentato lunedì un piano d’azione volto a riaffermare il diritto fondamentale delle donne del Quebec di scegliere se portare avanti o interrompere una gravidanza.
Il piano contiene 28 misure raggruppate secondo quattro obiettivi, per investimenti di 7,5 milioni di dollari, da realizzare entro il 2027: migliorare l’accesso ai servizi di aborto su tutto il territorio, combattere la disinformazione, migliorare l’informazione sulla contraccezione e incentivare la ricerca.
È stata la ministra responsabile della condizione femminile, Martine Biron, a fornire i dettagli durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina.
Da quando è entrata in carica nel 2023, quest’ultima afferma di aver consultato gruppi di donne, operatori sanitari, ordini professionali nonché esperti in materia e ha fatto due osservazioni: la prima riguardante i tempi di accesso ai servizi di aborto in alcune regioni del Quebec e la seconda riguardante la mancanza di informazioni attendibili e veritiere.
“I ritardi nella regione possono arrivare fino a cinque settimane”, ha affermato M.Me Biron, aggiungendo anche che “in Quebec sono attivi gruppi anti-scelta, spesso sotto nomi fuorvianti, e non offrono un sostegno neutrale”.
Il ministro ha ricordato che in Quebec una donna su tre ricorre all’aborto una volta nella vita. E anche se si tratta di “un tema delicato e tabù”, ricorda che il diritto all’aborto “si fonda su un ampio consenso in Quebec”. Infatti, il 90% degli abitanti del Quebec, uomini e donne, sono a favore di questo diritto.
“La decisione di una donna se portare a termine o meno la gravidanza dipende interamente da lei. In Quebec, l’aborto è riconosciuto come un’assistenza sanitaria sicura che deve essere accessibile alle donne che fanno questa scelta, indipendentemente dalla regione in cui risiedono”, ha dichiarato in un comunicato stampa il Ministro della Salute, Christian Dubé.
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