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gli ultimi quattro imputati si aspettavano di prendere posizione

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Lunedì saranno ascoltati gli ultimi quattro dei 51 uomini accusati di aver violentato Gisèle Pelicot. La parola verrà poi data ai due figli dei coniugi Pelicot, gli unici della famiglia a non essersi ancora pronunciati.

L'undicesima settimana di dibattiti si apre lunedì al processo per stupro di Mazan, dove verrà data la parola agli ultimi quattro dei 51 uomini accusati di aver violentato Gisèle Pelicot, allora priva di sensi, drogata dal marito Dominique Pelicot.

Nicolas F., 43 anni, giornalista indipendente, Boris M., 37 anni, impiegato in un'azienda di trasporti, Philippe L., 62 anni, giardiniere, e Joseph C., 69 anni, pensionato, saranno gli ultimi a sfilare davanti alla sbarra del tribunale penale di Vaucluse, ad Avignone, per spiegare le loro visite a casa dei coniugi Pelicot.

Sapevano, come ha sempre affermato Dominique Pelicot, che Gisèle Pelicot era priva di sensi, colpita da ansiolitici, e che quindi stavano commettendo stupri aggravati? Fatti punibili con una pena di 20 anni di reclusione penale. Oppure sosterranno, come la maggior parte dei coimputati, di aver creduto allo scenario di una coppia libertina, in cui la moglie fingeva di dormire?

Come la maggior parte degli imputati, si troveranno senza dubbio di fronte ai video delle loro azioni, filmati, meticolosamente didascalici e conservati dal marito, fino al suo arresto definitivo nel novembre 2020.

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Parleranno i figli della coppia Pelicot

Dopo aver esaminato i fascicoli di questi ultimi quattro imputati, la parola verrà poi data ai due figli dei coniugi Pelicot, gli unici della famiglia a non aver ancora parlato. Queste udienze avranno luogo al più presto lunedì pomeriggio, o addirittura martedì, ha detto domenica all'AFP uno dei loro avvocati, Me Stéphane Babonneau.

La loro sorella Caroline era stata ascoltata fin dalla prima settimana del processo, così come le due cognate, Céline e Aurore, rispettivamente moglie e ormai ex moglie di David e Florian. Immagini e fotomontaggi delle tre donne nude, scattati a loro insaputa, sono stati pubblicati da Dominique Pelicot sui social network. Una volta terminate le udienze di David e Florian, la corte e il suo presidente Roger Arata potrebbero dare la parola un'ultima volta a Dominique e Gisèle Pelicot.

Mercoledì inizierà quindi la fase dibattimentale, che comincerà come di regola con quella degli avvocati delle parti civili, vale a dire Gisèle Pelicot, i suoi tre figli, le sue due nuore e alcuni nipoti. Poi sarà la volta del rinvio a giudizio, da parte dei due rappresentanti della Procura, previsto nell'arco di due giorni nel calendario iniziale, normalmente giovedì e venerdì.

La parola verrà poi data, dal 25 novembre, ai difensori dei 51 imputati, per tre settimane, con l'intervento finale quello di Me Béatrice Zavarro, difensore di Dominique Pelicot. I cinque magistrati togati del tribunale avranno quindi una settimana di tempo per deliberare, con la sentenza prevista al più tardi il 20 dicembre.

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