Sabato 16 novembre 2024 alle 19:17
Rabat – Il concetto di universalismo globale e l’importanza dei valori umani comuni di fronte alle attuali sfide globali sono stati, sabato a Rabat, al centro di un incontro tra il pensatore e filosofo senegalese Souleymane Bachir Diagne e il filosofo francese , Frederic Worms.
Nel corso di questo incontro organizzato su iniziativa del Reale Istituto di Ricerca sulla Storia del Marocco nell’ambito della X edizione del “Rendez-vous de la Philosophie”, i due protagonisti hanno cercato di definire il concetto di universalismo e di collegarlo alla un’umanità globale, fondata sul rispetto del pluralismo culturale e linguistico, in rottura con “l’egemonia occidentale”.
Il filosofo francese Frédéric Worms ha spiegato che “l’universalismo si comprende solo per contrasto, individuando ciò che è comune e confrontandolo con ciò che è frammentato e specifico”, rilevando che l’universalismo porta con sé da un lato un significato di frammentazione e di divisione, dall’altro riconoscimento delle specificità delle esperienze individuali dall’altro.
Ha aggiunto, in questo contesto, che una visione globale e realistica dell’universalismo globale unificato richiede il riconoscimento delle divisioni sociali, culturali, linguistiche e religiose, invitando a superare i dissensi attraverso il dialogo nella prospettiva di costruire un mondo armonioso e unito.
Il filosofo senegalese Souleymane Bachir Diagne, dal canto suo, ha criticato la filosofia occidentale che considera la cultura europea come centro e norma, emarginando le altre culture e negando il ruolo della filosofia islamica nella trasmissione del pensiero greco antico, grazie a figure come Al Farabi, Ibn Sina e Ibn Rochd.
Durante questo incontro dal tema “Universalismo contestato”, ha insistito sulla necessità di credere in un “universalismo orizzontale” basato sull’uguaglianza, evocando, a questo proposito, la conferenza di Bandung (1955), evento epocale che ha riconosciuto l’uguaglianza tra tutti culture e lingue del mondo.
Il signor Diagne ha affrontato anche le sfide ambientali e sanitarie globali, specificando che “la nostra buona salute dipende anche da quella degli altri”, una lezione appresa dalla pandemia di Covid-19.
Gli “Rendez-vous de la Philosophie”, organizzati dall’Istituto Francese del Marocco in collaborazione con istituzioni marocchine e francesi, celebrano un decennio di scambi intellettuali tra Europa e Africa.
In occasione di questa decima edizione, ospitata dallo scrittore marocchino Driss Ksiks e dalla filosofa francese Camille Riquier, si sono svolte quattro serate filosofiche in diverse città del Marocco, dall’11 al 16 novembre. Questi incontri hanno esplorato il tema dell’universalismo mettendo in discussione i suoi obiettivi, i suoi contesti di applicazione e lo stato attuale dell’umanità.
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