Venerdì 15 novembre 2024 alle 21:59
El Jadida – L’allenatore dell’AS FAR, Mohamed Amine Alioua, ha definito la partita vinta dalla sua squadra contro l’Università del Capo Occidentale del Sud Africa (2-0) nella CAF Women’s Champions League come una “trappola che doveva essere gestita bene”.
Durante la conferenza stampa post partita, Amine Alioua ha sottolineato di voler giocare per la vittoria e la qualificazione, senza voler mettere a repentaglio la freschezza fisica dei suoi giocatori.
“Sapevamo che i sudafricani avrebbero dato il massimo. Non avevano scelta!”, ha detto, sottolineando che “AS FAR ha optato per un blocco medio e talvolta ha subito il gioco, volontariamente”.
Ha anche indicato di aver apportato alcune modifiche alla formazione titolare e alla fine della partita in modo che alcuni giocatori non ricevessero cartellini gialli.
Per quanto riguarda il suo avversario in semifinale, Amine Alioua si è mostrata fiduciosa, affermando che tutte le squadre sono forti e che l’AS FAR è concentrato sul suo gioco.
Da parte sua, l’allenatore dell’Università del Capo Occidentale in Sud Africa, Jessica Mbuli, si è detta orgogliosa della prima partecipazione della sua squadra alla Champions League africana.
“Oggi abbiamo affrontato una squadra forte. I suoi giocatori giocano ai massimi livelli e costituiscono la spina dorsale della nazionale. Era ovvio vedere di nuovo la AS FAR in semifinale”, ha detto.
Inoltre ha elogiato la buona organizzazione di questa competizione in Marocco. “Non è certo una novità che il Marocco ospiti diversi campionati. L’organizzazione, la logistica e l’accoglienza sono state esemplari”, ha affermato.
Morocco
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