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L’esplosione di gioia del ct della Nazionale Walid Regragui, accompagnato da tutta la sua panchina, on il magnifico gol segnato da Ismael Saibari nei minuti di recupero contro il Gabon contrasta con la preoccupazione che era visibile sul suo volto durante il primo quarto d’ora della partita.
Perché prima di battere ampiamente i Panthers a Franceville (5-1), venerdì 15 novembre, durante la 5a giornata delle qualificazioni alla Coppa d’Africa 2025, i Leoni dell’Atlante furono rapidamente portati su un contromodello, conclude Denis Bouanga (4′).
La palla arricciata dell’esterno del Los Angeles FC non lascia scampo a Yassine Bounou, che si allunga comunque (17′). Un’apertura di punteggio logica visto l’avvio febbrile dei marocchini. La serata inizia male per gli uomini di Walid Regragui.
Ma fortunatamente, dopo un quarto d’ora di gioco, Jamal Harkass si è alzato sopra la difesa gabonese per entrare di testa dopo aver ricevuto un calcio di punizione perfettamente calciato da Achraf Hakimi. Un pareggio che toglie il terreno sotto i piedi ai Panthers. Ha avuto anche il merito di svegliare i Leoni dell’Atlante.
Pochi minuti dopo, Brahim Diaz ha segnato due gol in tre minuti. Come una volpe di superficie, è stato il più lesto a recuperare due palloni sul secondo palo dopo due calci d’angolo (20′ e 23′). A questo punto della partita la Nazionale ha mostrato un miglior controllo della partita.
Anche se poco prima di rientrare dallo spogliatoio, i gabonesi hanno fatto visita due volte a Yassine Bounou. Primo con Guelor Kanga con un tiro da 30 metri (43′). Poi un tiro potente di Pierre Emerick Aubameyang (45’+3). A differenza del primo tempo che è stato piacevole ed intenso, il secondo atto è stato molto meno entusiasmante.
L’intervento degli allenatori negli spogliatoi ha chiaramente messo un freno alle velleità offensive dei giocatori ci sono stati boulevard in difesa, da una parte e dall’altra nei primi 45 minuti. Le due squadre stringono i rapporti e appaiono più equilibrate rispetto all’inizio della partita. Per questo abbiamo dovuto aspettare l’ingresso di Ismail Saibari Youssef En-Neysiri segna il 4° gol della partita, il secondo della competizione, su un centro a livello del suolo. Ma il meglio doveva ancora venire.
Il primo gol del trequartista del PSV Eindhoven con la A sarà ricordato per sempre. Posizionato sul palo d’angolo, si è sbarazzato dell’avversario con un palleggio sublime e pieno di destrezza, prima di sprofondare in area di rigore e sconcertare Loyce Mbaba con un tiro potente.
Un ritiro difensivo che lascia a desiderare
Il punteggio sul tabellone non deve oscurare primi dieci minuti che confermano le carenze della Nazionale dall’ultimo CAN: pericolose perdite di palla, pressing disordinato e insufficiente arretramento difensivo degli attaccanti. Le condizioni meteorologiche non hanno avuto alcun ruolo nelle difficoltà incontrate dagli uomini di Walid Regragui, essendo ideali nel sud-est del Gabon. È stata piuttosto la mancanza di sforzo nel perdere la palla a causare tormenti agli Atlas Lions.
Tuttavia le intenzioni iniziali erano lodevoli. Allineata in un 4-3-3 (4-1-4-1 in fase difensiva) che si deformava a seconda dei movimenti e delle permutazioni degli attaccanti, la Nazionale Undici ha deciso subito di prendere il suo avversario per la gola, premendolo molto in alto. Una strategia che non ha dato i suoi frutti.
Perché prima del pareggio di Jamal Harkass, l’EN ha lasciato ancora una volta troppo spazio tra le sue linee agli attaccanti gabonesi e ha perso palloni pericolosissimi nella propria metà campo. Lasciato con i piedi per terra, i gabonesi hanno subito messo in pericolo la difesa marocchina, a seguito di uno scontro tra Achraf Hakimi e Jamal Harkass che ha provocato un tiro di Denis Bouanga sopra le gabbie di Yassine Bounou (3′).
Ma al di là delle approssimazioni tecniche, è la scarsa compattezza del blocco squadra a sollevare interrogativi. Proprio come il ritiro dilettantesco degli attaccanti. Lo dimostra il gol subito da Yassine Bounou. All’inizio dell’azione nello schieramento avversario c’erano sei marocchini.
L’obiettivo era recuperare velocemente la palla abbastanza in alto da sfruttare la disorganizzazione della difesa avversaria. Tuttavia, la pressione è stata inefficace. Peggio, Abdessamad Ezzalzouli e Brahim Diaz hanno mostrato ritardo dall’inizio dell’azione che non sono mai riusciti a riempire.
Ispirato dalla chiamata di Jim Allevinah, Noussair Mazraoui ha lasciato un ampio spazio alle sue spalle. Un’occasione che non ha mancato di sfruttare Anthony Oyono sfuggito alla vigilanza di Abdessamad Ezzalzouli. Ma se il terzino destro del Gabon ha avuto il tempo di servire Guelor Kanga in mezzo, è stato anche grazie alla marcatura approssimativa di Brahim Diaz.
Il madrileno non è rientrato in tempo per impedire al centrocampista gabonese di deviare il gioco sulla sinistra, dove Denis Bouanga ha sparato un tiro imparabile, che è stato quasi bloccato da Brahim Diaz, se quest’ultimo ci avesse messo un po’ più di convinzione. Insomma, è una squadra che ha vinto con fiducia contro il Gabon, ma anche con certezza piccoli difetti che devono essere cancellati il più rapidamente possibile. Perché d’ora in poi i prossimi avversari degli Atlas Lions non esiteranno ad approfittarne.
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