La stagione influenzale non è ancora iniziata in Quebec, ma i pronto soccorso degli ospedali pediatrici di Montreal sono stracolmi. Molti bambini vengono ricoverati in ospedale a causa di polmonite atipica o bronchiolite. Altri, affetti da una malattia cronica, hanno problemi respiratori legati a un virus.
Inserito alle 11:31
“Il tasso di occupazione delle barelle varia, di ora in ora, tra il 145% e il 225% circa”, afferma il capo del pronto soccorso del Centro ospedaliero universitario Sainte-Justine (CHU), il dott.R Antonio D’Angelo. “È un po’ insolito che sia così affollato adesso che è solo l’inizio della stagione. »
Anche la sala d’attesa è occupata. Circa il 45% dei pazienti del pronto soccorso sono casi minori (P4-P5 per le priorità 4 e 5 in gergo), stima il pediatra del pronto soccorso. “Ci vogliono molte risorse per risolvere questo mondo. Non possiamo davvero lavorare in un ambiente ottimale e sicuro. »
Nel pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico di Montreal (MCH), il tasso medio di occupazione delle barelle è superiore al 140% dall’inizio di ottobre. I pazienti con un problema minore (P4-P5) hanno rappresentato più del 50% delle visite di emergenza tra 1È e il 31 ottobre.
Di fronte a questo “aumento di folla”, i due ospedali pediatrici hanno diffuso venerdì un comunicato congiunto invitando i genitori a “evitare di recarsi al pronto soccorso se le condizioni del loro bambino non richiedono cure immediate”.
Tuttavia, è necessario consultare un medico se il bambino non riesce a idratarsi, ha difficoltà respiratorie o “suoni respiratori”, ha febbre alta da tre a cinque giorni o “non sta bene”, precisa il D.R D’Angelo.
Gli ospedali sottolineano che “nessun bambino che necessiti di cure mediche verrà rifiutato”. In una email, l’MCH precisa che un membro del personale è al pronto soccorso “per aiutare i genitori dei pazienti con problemi di salute lievi a trovare un appuntamento in una clinica, se lo desiderano. »
Ricorda che un nuovo farmaco che previene il virus respiratorio sinciziale (RSV), chiamato nirsevimab, è ora disponibile per i bambini nati a partire dal 2 aprile 2024 (e per quelli nati a partire dal 2 marzo 2023 con determinate condizioni mediche). L’RSV può causare bronchiolite o polmonite nei bambini piccoli.
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