Il 25 luglio 2024 sono le 14, nel distretto di Digione-Valmy. Elise è in vacanza. Lascia il suo lavoro. Per raggiungere il suo veicolo, l'operatore sanitario deve attraversare i binari del tram. Nel mezzo, all'improvviso, si sente “come un'esplosione”. “Sono completamente stordito, accovacciato a terra”racconta la Digione a RTL.
Elisa «muove gli occhi», vede «un'enorme pietra lì vicino». La sua testa è insanguinata. “Capisco di aver appena ricevuto una pietra sulla testa.” Riesce ad alzarsi e nota un individuo che cammina. “L'ho insultato e gli ho detto: 'Ma perché mi hai aggredito?'”. “Mi ha aggredito, mi ha aggredito”, urla poi in mezzo alla strada.
Gli corre dietro, riesce ad “afferrarlo” per il cofano. “Si gira, vedo solo i suoi occhi.” Quelli di un assassino. L'individuo gli ha poi dato un pugno “in faccia”. Elise cade a terra. “Continua a colpirmi. Sto ancora urlando”, ricorda. Grida che allertano i colleghi accorsi in suo aiuto. Un collega l'ha portata al pronto soccorso dell'ospedale privato di Digione Borgogna, non lontano dal luogo dell'aggressione. “Sono stordito”ricorda la Digioneise.
Valutazione: “Cinque punti in testa”, “lo scoppio del labbro interno”, “la mascella un po' deviata”, “un occhio nero” e “il naso gonfio”. Élise sporge denuncia “il giorno dopo”.
“Avrebbe potuto uccidermi fin dall'inizio.”
Martedì 12 novembre, un uomo è stato arrestato su un treno a Tolone, sospettato di aver ucciso un senzatetto a Lione colpendolo con un blocco di cemento. Al momento del suo arresto si sarebbe presentato come un camerunese di 32 anni soggetto all'obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF), secondo una fonte della polizia citata dall'AFP.
Oltre all'omicidio di Lione, la polizia mette in dubbio il proprio ruolo in diversi attacchi compiuti con una “modalità operativa” simile a Rotterdam (Paesi Bassi), Evry, Strasburgo e… Digione.
“Sui social network ho visto la sua faccia grazie alla videosorveglianza di Rotterdam e ho detto: ‘Cazzo, è lui’”, testimonia Élise. E per continuare: “Sto rivivendo tutto. Wow, è un serial killer, quel ragazzo. Sono passato nelle mani di un serial killer. Mi ha dato uno shock”, confida la Dijonnaise. “Sono felice che sia stato arrestato” e, allo stesso tempo, “che abbia ucciso qualcuno”. Per lei è certo: “Fin dall'inizio avrebbe potuto uccidermi. Voglio andare fino in fondo con la giustizia per dirgli: 'Beh guarda, non ci sei riuscito, non mi hai capito'“.
Per saperne di più
Related News :