Hanno deciso di sporgere denuncia. Bilel Hakkar e Elise Rey-Jacquot, avvocati dei due imputati del caso della morte di Thomas a Crépol, vogliono vietare un raduno in “memoria di Thomas e di tutte le vittime dell'immigrazione”, previsto per il prossimo 30 novembre a Romans-sur -Isère, a cura del collettivo “Justice for Nôtres”.
Mercoledì i due avvocati si sono rivolti direttamente al pubblico ministero, riferisce France Bleu Ardèche. “Questo collettivo crea la convinzione che la sicurezza arriverà attraverso il rifiuto degli immigrati. Per noi, questo caratterizza il reato di provocazione pubblica alla discriminazione o all’odio”, ha detto Elise Rey-Jacquot alla radio locale.
Minacce sui social network
Dall'annuncio di questa denuncia, gli avvocati sono stati oggetto di numerosi commenti violenti e minacce sui social network, alimentati dal racconto del gruppo che ha organizzato la manifestazione.
“Non dobbiamo mai accettare che alcune persone sfruttino la sfortuna per fomentare l'odio e provocare scontri”, scrive la rubrica PS Romans/Bourg-de-Péage rivolgendosi al sindaco di Romans-sur-Isère, Marie-Hélène Thoraval e al sindaco di Valence, Nicolas Daragon, e chiedendo il divieto di assembramento al prefetto della Drôme.
Come sottolinea France Bleu, anche l'opposizione municipale di Romans-sur-Isère aveva chiesto in una lettera aperta al prefetto della Drôme di vietare questo raduno.
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