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Espansione delle attività cliniche | I proprietari dei farmacisti vogliono essere pagati di più

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I proprietari di farmacisti del Quebec sono pronti a svolgere più attività cliniche per alleviare la congestione della rete sanitaria pubblica, ma vogliono essere pagati meglio. È quanto sottolinea il presidente della loro associazione, Benoit Morin, che chiede al Quebec di iniziare a negoziare le tariffe il più rapidamente possibile.


Pubblicato alle 6:00

La scorsa settimana il Quebec ha adottato il disegno di legge 67, che mira ad espandere la pratica dei professionisti dei servizi sanitari e sociali. Una volta che le normative entreranno in vigore, i farmacisti saranno in grado di rifornire e prescrivere una gamma più ampia di farmaci per malattie croniche stabili precedentemente diagnosticate (ad esempio ipertensione e diabete) o attuali senza prescrizione preventiva (ad esempio un’infezione urinaria).

“Anche se il disegno di legge è stato adottato la scorsa settimana, non siamo d’accordo sui termini delle tariffe”, ha detto il presidente dell’Associazione dei proprietari di farmacisti del Quebec (AQPP), che terrà la sua conferenza annuale giovedì e venerdì in Quebec.

I titolari dei farmacisti sono “molto favorevoli” all’espansione delle loro attività cliniche, assicura. “Ma dobbiamo avere i mezzi per farlo”, aggiunge.

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PHOTO MARCO CAMPANOZZI, ARCHIVES LA PRESSE

Il presidente dell’Associazione dei titolari di farmacisti del Quebec, Benoit Morin

Per tre anni, i suoi membri hanno “soffrito l’inflazione” e hanno dovuto affrontare una significativa carenza di manodopera, spiega. È aumentata la retribuzione dei dipendenti delle farmacie. Senza contare gli “stipendi molto più alti” richiesti dalle agenzie per i farmacisti sostitutivi.

“Se non è redditizio svolgere attività [cliniques]non si preoccuperà”, afferma Benoit Morin.

L’AQPP chiede inoltre al Quebec di intervenire nella distribuzione di farmaci specialistici. Denuncia il fatto che i pazienti vengono indirizzati, attraverso programmi di sostegno, a una farmacia designata che non è la loro per ottenere tali cure. “La legge vieta il dirigismo”, sottolinea Benoit Morin. Nonostante tutto, secondo l’AQPP, “una manciata di farmacie” controlla “la maggioranza” di questo mercato. “Ci priva di reddito”, ha detto.

La reazione del Québec

Alla richiesta di reagire, la presidenza del Consiglio del Tesoro, Sonia LeBel, ricorda che l’attuale accordo, concluso con i proprietari dei farmacisti, scade il 31 marzo 2025. Il disegno di legge 67 è appena stato adottato, aggiunge – diciamo, i lavori continuano “in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti del Quebec e con gli altri soggetti interessati, al fine di disciplinare, mediante regolamenti, i nuovi poteri conferiti ai farmacisti”.

“Pertanto, tutte le discussioni si svolgeranno al momento opportuno, comprese quelle sulle tariffe”, si legge in una nota scritta.

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