L'attività di un mattatoio savoiardo è sospesa dalla prefettura dopo la diffusione di un video da parte dell'associazione L214 con immagini particolarmente insopportabili. È stata sporta denuncia ed è in corso un'indagine giudiziaria.
L'attività di un mattatoio della Savoia è “sospesa” in seguito alla ricezione di un video dell'associazione L214 che rivela “accertamenti di non conformità” in attesa di un “analisi approfondita”, ha indicato mercoledì 13 novembre 2024 la prefettura della Savoia in un comunicato stampa.
I servizi statali preposti all'applicazione della normativa in materia di protezione degli animali (DDETSPP 73) si recheranno “presso lo stabilimento nel più breve tempo possibile”, precisa la prefettura e “saranno attuati gli opportuni controlli circa le condizioni di macellazione, le procedure documentate e la sistema di monitoraggio e autocontrollo di tali procedure da parte del macello.
Un video girato sul posto
L214 ha annunciato mercoledì 13 novembre di aver presentato una denuncia contro il mattatoio di Saint-Étienne-de-Cuines per “atti di crudeltà e maltrattamenti” nei confronti di pecore e mucche uccise all'interno delle sue mura.
L'associazione ha pubblicato un video girato sul posto tra il 29 agosto e il 1 ottobre 2024 che mostra in particolare animali la cui gola era ancora cosciente, il che è contrario alle norme in vigore contro la sofferenza degli animali, secondo l'associazione.
Ecco il video con immagini particolarmente scioccanti.
Nella macellazione, l'abbattimento classico con “stordimento” prevede che gli animali siano incoscienti al momento del dissanguamento. Qui però presentano “segni caratteristici della coscienza”, denuncia L214.
Ritaglia mentre le gambe sono ancora in movimento
Poi, una volta sospesi gli animali, “la maggior parte lotta violentemente”, continua l’associazione. “Sugli animali ancora vivi (movimenti delle zampe posteriori) viene eseguito un primo taglio con un coltello, anche se in questa fase dovrebbero essere morti”, come prevede anche la legge, dice.
L214 ha presentato mercoledì una denuncia alla procura di Albertville, che non ha potuto confermarne immediatamente la ricezione. La prefettura della Savoia conferma da parte sua che “oggi è stata presentata una denuncia da L214 contro l'istituto” e che un'indagine giudiziaria è “in corso”.
“Chiusura immediata”
L'associazione chiede anche al ministro dell'Agricoltura, Annie Genevard, nonché al prefetto della Savoia, la “chiusura immediata” di questo mattatoio.
Si richiede inoltre lo svolgimento di un audit interno nelle macellazioni di animali francesi per “fare il punto sulle condizioni di macellazione” nel territorio, nonché la pubblicazione dei risultanti rapporti di ispezione.
Il macello della Maurienne è gestito da cooperative agricole, allevatori e macellai situati in prossimità geografica dello stabilimento e annovera tra i suoi direttori Lionel Rittaud, presidente dell'associazione interprofessionale bovina (Interbev) dell'Alvernia-Rodano-Alpi.
Contattata dall'AFP, la struttura non ha risposto.
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