Pubblicato il 13 novembre 2024 alle 16:35 / Modificato il 13 novembre 2024 alle 16:37
Appena dieci giorni dopo la decisione del Gran Consiglio di Neuchâtel di inasprire le condizioni di accesso all’istruzione domiciliare, tre associazioni vodesi che difendono questi diritti hanno deciso di prendere l’iniziativa per evitare che si verifichi lo stesso scenario. Va detto che la minaccia è in cielo con la revisione della legge sull’istruzione privata (LEPr) che potrebbe stravolgere questo piccolo microcosmo. I dibattiti nel Parlamento cantonale, che dovrebbero svolgersi nella prima metà del 2024, si preannunciano vivaci.
Una delle riforme più controverse della LEPr riguarda il passaggio a un regime di autorizzazione per escludere i propri figli dalla scuola pubblica. «Attualmente Vaud offre una possibilità molto apprezzata affinché i genitori possano scegliere altre soluzioni educative per i loro figli», commenta Marie-Pierre Van Mullem, presidente dell’Associazione dei genitori del Canton Vaud (APE Vaud). Perché dovremmo cambiarlo quando, nella stragrande maggioranza dei casi, tutto va bene?
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