IL Ministero degli Interni spagnoloin collaborazione con il Generalitat valencianaha coordinato l’arrivo di esperti e attrezzature specifiche dopo l’attivazione del Meccanismo di protezione civile delUnione Europea lo scorso 8 novembre. Sono state accettate offerte di aiuto da Marocco, Portogallo e Francia per accelerare i lavori di sgombero e di ricostruzione, ha precisato il ministero in un comunicato stampa.
Il Marocco è stato uno dei primi paesi a offrire aiuti dopo le inondazioni del 29 ottobre. Una volta approvata l’offerta, 24 camion e 70 operatori marocchini specializzati nel trasporto e nella gestione dei fanghi e dei rifiuti saranno mobilitati per sostenere gli sforzi locali nei villaggi colpiti.
Anche il Portogallo fornisce supporto con 20 macchine pompanti di varia capacità, sette escavatori e due camion per il trasporto pesante. La Francia sarà presente con attrezzature per il carico e lo scarico dei fanghi, nonché quattro veicoli super pesanti in grado di trasportare grandi quantità di materiali estratti verso siti di distruzione dedicati.
“Allo stesso tempo, la Direzione Generale della Protezione Civile sta analizzando la fattibilità tecnica di altre offerte di aiuto da parte di paesi europei. Queste proposte saranno sottoposte alla decisione della Generalitat valenciana. Se accettate, completeranno gli sforzi di recupero e ricostruzione delle zone disastrate”, specifica la stessa fonte.
Previste piogge torrenziali in Spagna: scuole chiuse nell’est del Paese
L’agenzia meteorologica nazionale Aemet ha messo in allerta arancione parti di Valencia, così come la Catalogna nel nord-est, l’Andalusia nel sud e le Isole Baleari, indicando un alto rischio di forti piogge fino a giovedì. Piogge torrenziali sono infatti previste questo mercoledì nel sud del Paese, in particolare a Valencia, già colpita dalle recenti devastanti inondazioni, dove le autorità locali hanno annunciato la chiusura delle scuole in diverse località.
Questo allarme arriva due settimane dopo che un’eccezionale tempesta nel Mediterraneo ha causato le inondazioni più mortali che la Spagna abbia mai visto negli ultimi decenni, causando 223 morti, principalmente nella regione di Valencia.
In questa provincia, una cinquantina di comuni, tra cui Chiva, Aldaia, Paiporta e Sueca, hanno sospeso le lezioni e chiuso le infrastrutture pubbliche per limitare gli spostamenti non necessari, riferisce la stampa spagnola.
A Valencia, veicoli militari dotati di megafoni hanno avvertito la popolazione dell’arrivo di questa nuova tempesta, secondo le immagini trasmesse dalla televisione pubblica spagnola TVE.
Sebbene le precipitazioni previste siano inferiori rispetto al 29 ottobre, le autorità temono ulteriori inondazioni a causa del parziale blocco dei sistemi fognari a causa del fango accumulato.
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