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“Il Marocco è disposto a contribuire agli sforzi collettivi per ricostituire lo stock di tonno obeso”

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“Il Regno del Marocco è pronto a contribuire agli sforzi collettivi per il recupero dello stock di tonno obeso, come abbiamo già fatto per il tonno rosso, e ad un consenso su un’equa distribuzione del TAC (totale delle catture autorizzate, ndr) che garantisce il diritto dei paesi in via di sviluppo ad aumentare la propria pesca e a garantire un’occupazione stabile”, ha affermato la signora Driouich, in un discorso pronunciato in videoconferenza durante la 24a riunione straordinaria della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi (ICCAT), che prende si svolgerà a Cipro dall’11 al 18 novembre.

Ricordando il “forte contributo” del Marocco agli sforzi collettivi per ricostituire lo stock di tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo e il suo impegno per la conservazione del tonno e gli sforzi di sostenibilità, il Segretario di Stato ha sottolineato gli sforzi compiuti dal Regno negli ultimi due decenni, nella protezione delle risorse della pesca e delle specie vulnerabili (mammiferi, squali, razze, tartarughe, uccelli marini, ecc.) e il suo forte contributo al raggiungimento degli obiettivi tracciati nella convenzione ICCAT.

Nella sua veste di prima vicepresidente dell’ICCAT, la signora Driouich ha assicurato che il Marocco lavorerà affinché questa sessione possa approfondire i dibattiti su altre questioni legate al cambiamento climatico, alla biodiversità marina e alle specie vulnerabili, insieme ad altre questioni attuali.

Evidenziando i risultati ottenuti dal Marocco, grazie alle Alte Linee Guida Reali, avendo posto la sostenibilità delle risorse della pesca al centro della strategia nazionale per lo sviluppo del settore della pesca, la signora Driouich ha sottolineato che la volontà del Regno, in quanto attore principale in Africa, per cooperare all’interno della Commissione, si basa sulla solida esperienza acquisita, grazie all’implementazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo del Settore della Pesca, Halieutis, lanciata da Sua Maestà il Re Mohammed VI nel 2009, e alla Roadmap di sviluppo del settore 2020 -2030, con l’obiettivo di farne una leva per lo sviluppo economico e sociale sostenibile.

Si è concentrata anche sulla Royal Vision volta a fare della costa atlantica una porta per l’integrazione commerciale ed economica con l’Africa e le Americhe, facilitando l’accesso dei paesi del Sahel all’Oceano Atlantico, ricordando che Tangeri ha ospitato i lavori del Terza conferenza ministeriale ad alto livello sulla “Blue Belt Initiative”, in preparazione della Conferenza sugli oceani, che si svolgerà nell’aprile 2025.

”Il Marocco, dato il suo ruolo di primo piano in Africa, dispone di risorse, di una solida esperienza e di un forte impegno per l’Africa, che si è concretizzato, grazie alla Volontà Reale di promuovere l’apertura tra le nazioni africane della costa atlantica, per promuovere lo sviluppo di un sistema regionale settore della pesca orientato verso un’economia blu, resiliente e sostenibile e allo sviluppo di pratiche responsabili”, ha affermato.

Sottolineando il “forte impegno” del Regno nella protezione degli oceani, il Segretario di Stato ha indicato che il Marocco ha acquisito importanti risorse scientifiche, con l’obiettivo di rafforzare il sistema di osservazione degli oceani e dell’ecosistema marittimo, attraverso l’acquisizione di una nave oceanografica per garantire uno sviluppo sostenibile del settore della pesca e dell’acquacoltura.

Evidenziando i progressi compiuti grazie alla strategia nazionale per lo sviluppo del settore della pesca, la Driouich ha precisato che essa “favorisce la valorizzazione e la minimizzazione dell’impatto ambientale, pur essendo strutturata attorno a tre orientamenti strutturanti, ambiziosi e complementari: sostenibilità, performance e competitività”.

“Ci auguriamo che questo incontro porti all’adozione di una raccomandazione per preservare lo stock di tonni tropicali e per garantire una distribuzione giusta ed equa del TAC tra le parti contraenti cooperanti (PCC) che lo sfruttano”, ha affermato , ricordando che “la discussione su questa pesca era iniziata dal 2019”.

La signora Driouich ha inoltre sottolineato l’imperativo di adottare, nel corso di questa sessione, il processo di valutazione della strategia di gestione (MSE) del pesce spada dell’Atlantico, con l’obiettivo di “garantire, come nel caso del tonno rosso, lo sfruttamento sostenibile di questo stock e soddisfare le esigenze dei diversi CPC”.

Il funzionario governativo non ha mancato di richiamare l’attenzione sullo sfruttamento eccessivo di numerosi stock ittici, che testimonia il superamento dei loro limiti biologici sostenibili, ritenendo che la gestione sostenibile della pesca sta diventando una “priorità assoluta” per preservare non solo questo settore strategico per l’alimentazione sovranità, ma anche per garantire l’occupazione e il benessere delle comunità costiere.

“Questa sfida è resa più complessa dall’impatto del cambiamento climatico, che richiede maggiori sforzi nel monitoraggio e nella ricerca scientifica per sostenere la transizione verso una pesca sostenibile e resiliente”, ha affermato.

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