Due motori di ricerca europei uniscono le forze per contrastare Google

Quota di mercato del 92% per Google in Europa. È un problema.

Qwant ed Ecosia, rispettivamente francese e tedesca, annunciano la loro alleanza per sviluppare un indice di ricerca europeo indipendente.

Questa collaborazione, chiamata Prospettiva di ricerca europea (EUP)rappresenta molto più di una semplice partnership commerciale. Si tratta di una risposta diretta alla crescente dipendenza dei servizi digitali europei dalle API di ricerca di Microsoft e Google, i cui costi continuano ad aumentare.

L’iniziativa arriva al momento giusto poiché l’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando il settore della ricerca online. “ Con l’avvento degli strumenti di intelligenza artificiale, la domanda di indici di ricerca è ora diversa“, spiega Christian Kroll, CEO di Ecosia.

Un’ambizione europea

La strada verso l’indipendenza tecnologica è lungi dall’essere finita. La vera sfida sta nell’accesso ai dati. In un momento in cui le piattaforme proprietarie limitano sempre più l’accesso ai propri contenuti, costruire un indice di ricerca pertinente diventa un atto di bilanciamento.

Tuttavia, l’alleanza Qwant-Ecosia presenta vantaggi significativi. Con un totale di 26 milioni di utenti e competenze tecniche, entrambe le società partono da basi solide. Inoltre, il contesto normativo europeo, in particolare con il Digital Markets Act (DMA), crea un ambiente più favorevole per l’emergere di alternative alle grandi aziende americane.

Laddove Google e Microsoft hanno costruito imperi sulla massiccia raccolta di dati personali, l’EUP offre una visione diversa, incentrata sul rispetto della privacy e sulla sovranità dei dati.

L’implementazione dell’EUP sarà effettuata gradualmente, iniziando con la Francia nel primo trimestre del 2025, seguita dalla Germania alla fine del 2025. L’inglese sarà la terza lingua supportata, con l’ambizione di estendere gradualmente la copertura ad altre lingue europee.