La consigliera federale Elisabeth Baume-SchneiderChiave di volta
Lunedì il Dipartimento federale dell’Interno ha annunciato di aver fissato un obiettivo di 300 milioni di franchi di risparmio all’anno per la sanità a partire dal 2026.
Dal 2026 dovremo risparmiare 300 milioni di franchi all’anno. Un importo che equivale all’1% dei premi dell’assicurazione sanitaria. Questo è l’obiettivo “realistico” fissato dagli operatori sanitari al termine della tavola rotonda guidata lunedì dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.
Su iniziativa della Jurassienne, l’incontro per il controllo dei costi sanitari ha riunito rappresentanti dei Cantoni, dei medici (FMH), degli ospedali (H+), degli assicuratori malattie (santésuisse e curafutura), dell’industria farmaceutica (scienceindustries), delle organizzazioni dei pazienti e del mondo accademico mondo così come il monitor dei prezzi.
Un gruppo di esperti, in cui sono rappresentati tutti i partecipanti alla tavola rotonda, svilupperà nuove misure concrete, a breve e medio termine.
Responsabilità collettive
“È importante assumerci le nostre responsabilità rispettive e collettive”, ha affermato il capo del DFI in una conferenza stampa a Berna. Questi obiettivi sono ambiziosi ma “realistici”, ha chiarito Elisabeth Baume-Schneider:
“Ogni partner deve essere in grado di fare e accettare compromessi. L’importo di 300 milioni è stato calcolato su ragionevoli capacità di risparmio, sulla base delle cifre degli ultimi anni. Nessuna rivoluzione quindi, ma la volontà di preservare un sistema sanitario di qualità. Si discute del rafforzamento dell’assistenza di base e della digitalizzazione della sanità”.
Durante la tavola rotonda si è parlato anche del sovraccarico amministrativo nel settore sanitario. È in corso un’analisi presso l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Un gruppo di lavoro dovrà analizzare le modalità per ridurlo.
Riforme in corso
Tra gli sforzi si annoverano da un lato progetti legislativi, come ad esempio i due programmi di contenimento dei costi presentati dal Consiglio federale al Parlamento, il controprogetto all’iniziativa di contenimento dei costi o l’incentivazione delle cure ambulatoriali fino al finanziamento uniforme delle prestazioni ( La riforma dell’EFAS, al voto il 24 novembre), ha ricordato il consigliere federale.
D’altro canto, il controllo dei costi implica anche decisioni a breve termine che non richiedono modifiche alle leggi. Negli ultimi anni il Consiglio federale ha adottato diverse misure che hanno contribuito a contenere l’aumento dei premi.
I prossimi tavoli rotondi si svolgeranno a maggio e ottobre 2025. Proposte di misure arriveranno dai partecipanti al tavolo rotondo e dall’UFSP, ma anche dalla popolazione che sarà invitata, dalla primavera 2025, a presentare le proprie idee in un box alle lettere elettroniche. (sda/ats)
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