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Gli scienziati si stanno mobilitando per la foresta di cedri del Marocco [INTÉGRAL]

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Classificato come parte del programma “Uomo e biosfera” dell’UNESCO nel 2016, il Boschetto di cedri del Medio Atlante è stato al centro delle discussioni in occasione dell'”incontro scientifico della Riserva della Biosfera dei cedri dell’Atlante (RBCA)” che si è svolto a Ifrane dal 30 ottobre a novembre 1, 2024. Sotto il tema “Acqua, biodiversità e patrimonio culturale”, l’evento, organizzato dall’Agenzia Nazionale per l’Acqua e Foreste (ANEF) e la ONG Living Planet Morocco, avevano l’obiettivo principale di “trattare i temi chiave dell’ecosistema del cedro: acqua e zone umide, gestione delle foreste, aree protette, usi socio-economici e patrimonio culturale”. L’incontro è stato anche l’occasione per “proporre soluzioni tecniche a seguito delle discussioni tra gestori e scienziati sullo stato di conservazione della Riserva” e per sostenere il processo di aggiornamento dei piani di sviluppo e gestione dei parchi nazionali di Ifrane, Khénifra e Haut Atlas Oriental.

Risorse idriche

La prima giornata di questo incontro scientifico si è quindi concentrata sul tema essenziale delle risorse idriche e delle zone umide. Dopo una presentazione generale da parte degli organizzatori sulla Riserva della Biosfera, i rappresentanti delle Agenzie di Bacino Idraulico relative a questo territorio (Sebou e Oum Er Rabia in particolare) hanno presentato lo stato attuale delle risorse idriche nelle loro aree di intervento, nonché le diverse attività e le azioni pianificate come parte delle loro missioni. Questa giornata ha visto anche diversi interventi e dibattiti sulla sfida della conservazione e del ripristino delle zone umide nel Medio Atlante, in un contesto segnato dagli impatti dei cambiamenti climatici. Anche i rappresentanti dei parchi nazionali RBCA (Ifrane, Khénifra e Haut Atlas Oriental) hanno evidenziato i loro piani d’azione riguardanti la conservazione e la gestione integrata delle zone umide che fanno parte dei rispettivi territori.

Gestione forestale

La giornata del 31 ottobre è stata dedicata alle sfide della gestione sostenibile delle foreste attraverso interventi tematici di rappresentanti del Centro Ricerca e Innovazione Forestale (CRIF), della Direzione Regionale dell’ANEF Fès-Meknes e della Scuola Nazionale di Ingegneria Forestale (ENFI). In programma anche per questa seconda giornata, sessioni dedicate allo stato attuale della fauna minacciata della RBCA. A questo proposito, quattro interventi sono stati realizzati da ricercatori affiliati all’Università Ibnou Zohr (anfibi e rettili), all’Università Moulay Ismaïl (uccelli minacciati) e all’Istituto Agronomico e Veterinario Hassan II (fauna minacciata). Il Dipartimento dei Parchi Nazionali e delle Aree Protette dell’ANEF, da parte sua, ha presentato i diversi piani d’azione per la conservazione della fauna selvatica a livello della Riserva della Biosfera, evidenziando le azioni di reintroduzione realizzate nel territorio, in particolare quelle relative al muflone ​​berbero. il cervo berbero e l’istrice.

Patrimonio culturale

L’ultimo giorno di questo incontro scientifico si è concentrato sul patrimonio culturale (materiale e immateriale) e sull’evoluzione degli usi socio-economici della Riserva della Biosfera del Cedro dell’Atlante. I dibattiti e le presentazioni di quest’ultima sessione hanno evidenziato la necessità di inventariare e salvaguardare il patrimonio culturale di questo territorio, nonché l’urgenza di migliorarne la gestione sostenibile e integrata. Al termine dell’evento, i partecipanti hanno formulato diverse raccomandazioni tematiche e hanno convenuto che l’evento dovrebbe essere il primo di una serie di incontri annuali tra ricercatori, giovani ricercatori e manager, che consentano di proporre conoscenze scientifiche e tecniche nello sviluppo e nella gestione delle risorse naturali. Nelle prossime settimane l’ANEF prevede di organizzare altri due incontri, questa volta dedicati ad associazioni e istituzioni attive sul territorio, per costruire una visione comune per la gestione collettiva della riserva.

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