Attrezzature illegali per l’estrazione dell’oro, tra cui 37 pompe, sono state sequestrate dall’esercito senegalese a Sekhoto, sulle rive del Falémé, nell’ambito dell’applicazione del decreto presidenziale che vieta tale attività mineraria entro un perimetro di 500 metri attorno al corso d’acqua.
Un importante sito clandestino di ricerca dell’oro è stato smantellato a Sekhoto, sulla riva del Falémé, secondo un comunicato stampa della Direzione delle pubbliche relazioni delle Forze Armate (Dirpa) pubblicato domenica 10 novembre.
L’operazione, condotta il 9 novembre dalle forze della Zona Militare n. 4, ha portato al sequestro di importanti attrezzature utilizzate nell’attività mineraria illegale, tra cui 37 pompe e diversi generatori. Sono stati sequestrati anche mezzi di trasporto, tra cui motocicli, oltre a varie altre attrezzature.
Questo intervento fa parte dei pattugliamenti regolari effettuati nella regione, volti a far rispettare il decreto che vieta le attività minerarie attorno al Falémé.
Durante la sua visita a Kédougou, il 18 ottobre, il presidente Bassirou Diomaye Faye ha sottolineato l’emergenza ambientale nella zona di Falémé, importante affluente del fiume Senegal. Di fronte alle minacce che la ricerca illegale dell’oro rappresenta per le risorse idriche e l’ecosistema, un decreto presidenziale ha istituito una zona di esclusione di 500 metri attorno a Falémé, vietando tutte le attività di ricerca dell’oro fino a giugno 2027.
Questa misura mira a garantire la fornitura di acqua potabile a diverse grandi città, tra cui Dakar, Touba, Thiès e Mbour. “ Questa è una grande preoccupazione se sappiamo che il Falémé è un affluente del fiume Senegal che fornisce acqua per uso domestico a Dakar. », ha dichiarato il presidente Faye durante la sua visita.
AC/SF/APA
Senegal
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