Badr Tadlaoui
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12:25 – 10 novembre 2024
Il livello del debito delle famiglie marocchine, pari al 30% del prodotto interno lordo (PIL), “illustra una situazione di preoccupante fragilità economica”secondo il rapporto “Finance Africa 2023” della Banca europea per gli investimenti (BEI), consultato da Barlamane.com. Nonostante “In base agli indicatori che rimangono al di sotto delle medie osservate nelle economie emergenti e avanzate, questo livello di debito evidenzia i limiti delle misure adottate per preservare il potere d’acquisto delle famiglie di fronte alle successive ondate di inflazione”si ricordano le conclusioni della BEI, corroborate dall’ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria della Bank Al-Maghrib, la banca centrale marocchina.
Entrambi i testi dipingono un quadro schiacciante delle attuali condizioni economiche sotto il governo di Aziz Akhannouch. “In effetti, le famiglie il cui reddito mensile è compreso tra 4.000 e 10.000 dirham, rappresentative della classe media marocchina, sono sotto una crescente pressione finanziaria, costringendole sempre più a contrarre prestiti per finanziare le loro spese correnti, come l’alloggio, l’istruzione e assistenza sanitaria”e nota.
La struttura del debito presenta notevoli rischi, in particolare per quanto riguarda la maggiore dipendenza di alcune categorie professionali, come i dipendenti pubblici e gli impiegati del settore privato, che rappresentano il 67% dei beneficiari di credito con un rapporto debito/PIL pari rispettivamente al 42,7% e al 32%. . Questa concentrazione del debito tra gruppi a reddito relativamente fisso “espone questi segmenti a un rischio maggiore di sovraindebitamento, soprattutto in assenza di solidi meccanismi di protezione sociale e di misure di sostegno mirate”è stato chiarito.
Le misure proposte dal governo nella Finanziaria 2025 “sembrano mancare di portata e profondità per affrontare le reali questioni strutturali della precarietà economica delle famiglie, e non sembrano includere misure concrete per ridurre la dipendenza dal credito o limitare l’esposizione alle fluttuazioni economiche”lamentava l’opposizione all’inizio di novembre. Secondo il PPS, “L’assenza di politiche economiche coerenti e di riforme strutturali adeguate rischia di trasformare questo livello di debito in un circolo vizioso, aggravando la vulnerabilità delle famiglie e amplificando le disparità economiche”. Per quanto riguarda l’USFP, ha indicato che il governo “sembra optare per soluzioni a breve termine che, sebbene possano fornire un sollievo temporaneo, non rispondono ai bisogni fondamentali di stabilità finanziaria a lungo termine per le famiglie marocchine”.
Morocco
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