Di fronte “la privatizzazione della SNCF”quattro federazioni sindacali si sono riunite per attuare uno sciopero a tempo indeterminato previsto dall'11 dicembre. Questi ultimi chiedono l'istituzione di una moratoria contro lo smantellamento del trasporto merci.
Smantellamento di Fret SNCF, apertura delle linee regionali alla concorrenza, frammentazione della rete, per i sindacati ferroviari non mancano le ragioni per organizzare uno sciopero. Riunite per piegare il governo, quattro federazioni sindacali ferroviarie (CGT, UNSA, Solidaires Sud, CFDT) hanno ribadito in un comunicato stampa congiunto il loro desiderio di influenzare gli equilibri di potere, riferisce BFMTV.
Quest’ultima ha quindi notificato uno sciopero da mercoledì 20 novembre alle ore 19, fino a venerdì 22 alle ore 8, così descritto“ultimatum”nonché un movimento rinnovabile dall'11 dicembre alle 19:00 in punto. Con queste azioni, i ferrovieri chiedono una moratoria contro lo smantellamento di Fret SNCF e l'apertura delle linee regionali alla concorrenza.
“Attualmente stiamo procedendo alla privatizzazione della SNCF”
Per Fabien Villedieu, delegato del sindacato Sud Rail, “attualmente stiamo procedendo alla privatizzazione della SNCF: a bassa intensità, con discrezione, a piccoli passi, passiamo prima attraverso le filiali, andiamo alle società private, non tutto in una volta come in Inghilterra nel 1994, è sta accadendo gradualmente, ma stiamo privatizzando la SNCF Stiamo privatizzando la SNCF nel mezzo della crisi climatica, è davvero la buona idea del momento.conclude al microfono di BFMTV.
Contattata dall'AFP, la direzione della SNCF non ha voluto commentare la decisione di sciopero decisa dalle quattro federazioni. Venerdì 8 novembre, su TF1, il Ministro dei Trasporti François Durovray ha indicato a questo proposito: “Io sono il ministro dei Trasporti, non sono il capo della SNCF, spetta al capo della SNCF e alle sue squadre discutere con i suoi dipendenti”.
pubblicato il 10 novembre alle 9:14, Gabriel Gadré, 6Médias
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