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Alla COP29 di Baku la questione finanziaria al centro dei negoziati

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Pubblicato il 9 novembre 2024 alle 07:30. / Modificato il 9 novembre 2024 alle 07:38.

  • Gli Stati dovranno stabilire durante la COP29 un nuovo importo quantificato destinato ad aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare il riscaldamento globale

  • Molte questioni rimangono aperte, tra cui l’importo che verrà trattenuto, la natura dei fondi e l’elenco dei paesi contributori.

  • I paesi del Sud nutrono grandi aspettative, ma il dibattito rischia di essere appesantito dai conflitti in Medio Oriente e Ucraina, dalle politiche di austerità e dall’elezione di Donald Trump a presidente americano.

Un compito impegnativo attende i negoziatori che prenderanno parte alla COP29 sul clima, dall’11 al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. Secondo l’agenda stabilita dagli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), in questa conferenza dovrà essere deciso un nuovo obiettivo finanziario per aiutare i paesi più disagiati. Lungi dall’essere secondaria, questa domanda è in gran parte alla base della lotta globale contro il riscaldamento globale. Ma in un contesto geopolitico molto cupo, le discussioni promettono di essere difficili.

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