L’Associazione dei datori di lavoro marittimi (AEM) ha presentato giovedì un’offerta definitiva e completa nella speranza di porre fine allo stallo nei negoziati con il sindacato del porto di Montreal, già colpito da scioperi ciclici.
Gli scaricatori di porto iscritti alla sezione sindacale 375 affiliata all’Unione canadese dei dipendenti pubblici (CUPE) hanno tempo fino a domenica alle 20:00 per rispondere a questa offerta del datore di lavoro, che prevede in particolare aumenti salariali cumulativi di oltre il 20% in 6 anni.
“In assenza di un accordo sull’offerta presentata e a causa del suo operato, a partire da domenica 10 novembre alle 21:00, nel porto di Montreal continueranno solo i servizi essenziali e le attività non legate al longshoring”, ha minacciato l’AEM.
Nel dettaglio, l’offerta presentata dall’AEM prevede un aumento salariale del 3% annuo per 4 anni e del 3,5% per i due anni successivi, che porterà la retribuzione media complessiva di uno scaricatore di porto a oltre 200.000 dollari annui.
«L’AEM acconsente a questo significativo aumento retributivo tenendo conto della disponibilità richiesta ai propri dipendenti», sottolinea l’organizzazione, che chiede ai lavoratori portuali «un periodo minimo di un’ora per segnalare un’assenza prima di un turno».
Anche se il sindacato degli scaricatori di porto non ha ancora reagito all’offerta del datore di lavoro, l’AEM si dice pronta a “collaborare a qualsiasi iniziativa che dovesse essere proposta dal ministro del Lavoro con l’obiettivo di raggiungere quanto prima un accordo soddisfacente tra le parti.
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