Il Marocco è l’ospite d’onore della 43esima edizione della Fiera internazionale del libro di Sharjah, che si è aperta mercoledì 6 novembre negli Emirati Arabi Uniti, con il tema “Il Marocco delle culture nella Sharjah dei libri”.
Questo salone, che durerà fino al 17 novembre, riunisce 2.500 editori ed espositori provenienti da 112 paesi e propone più di 1.357 attività, con la partecipazione di 250 ospiti di 63 nazionalità.
Oltre a uno spazio dedicato alla cultura marocchina e diversi stand di editori marocchini che presentano libri in vari ambiti, la Fiera del Libro di Sharjah accoglie importanti figure culturali e letterarie marocchine, come Ahmed Chahlane, Abdessalam Benabdelali, Mohamed Noereddine Affaya, Mohamed Achaari, Abdelilah Belkeziz , Aïcha Belarbi, Moubarak Rabii, Hassan Najmi, Wafaa Lamrani, Mourad Kadiri e Abdelhak Mifrani.
Per rafforzare questa presenza marocchina, lo spettacolo riunisce anche quasi 100 personalità culturali marocchine, tra cui Ahmed Chaouki Binebine, Jamâa Baida, Ahmed Boukouss, Driss El Yazami, Rahma Bourqia, Abdel Fattah Al Hajmari, Ahmed El Madini, Saïd Yaktine, Abdelilah Benarafa e Abdelouahed Akmir.
Questo evento culturale mette in risalto la musica Aïssawa e Gnaoua, nonché la tradizionale danza Taskwin, inserita dall’UNESCO nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità
Oltre all’interesse per i racconti popolari, i film, gli arazzi, l’arte calligrafica e la degustazione delle specialità culinarie marocchine, la “Fiera del libro di Sharjah” offre ai suoi visitatori, dal 6 al 17 novembre, la possibilità di partecipare a laboratori dedicati alle arti decorative, ceramiche zellige, tessitura e scultura in argilla, mestieri tradizionali perpetuati dagli artigiani marocchini.
Il padiglione del Marocco
Il padiglione dell’ospite d’onore vi invita in un viaggio attraverso la storia del Marocco, attingendo a scoperte archeologiche, manoscritti, geografia e “bellissimi libri”. Si ripercorre così la storia del Paese e dei suoi abitanti, dalle tracce del “primo uomo moderno al mondo”, rinvenute sulle montagne del “Jebel Irhoud”, alle incisioni rupestri neolitiche di Zagora e ai gioielli di Bizmoune, la più antica nel mondo, scoperto nella grotta di Bizmoune vicino a Essaouira.
Proveniente dalla città di Ouarzazate, la mostra presenta ai visitatori la porta di un negozio collettivo marocchino, “Igoudar”, con la sua descrizione e decorazioni uniche, simboli di una lunga tradizione. Poi, da Marrakech, invita il visitatore a scoprire un pannello zellige, tra quelli che adornano il sontuoso palazzo El Badi, nella storica capitale.
Con la sua visione unica del mondo e la sua significativa influenza, la mostra presenta la “mappa di Al-Idrisi”, nata a Ceuta prima della sua occupazione, rimasta per secoli un riferimento per viaggiatori e navigatori provenienti da tre continenti: Africa, Asia ed Europa .
Attraverso proiezioni luminose di monumenti marocchini, tra cui la “Torre Hassan” a Rabat, lo spettacolo presenta manoscritti marocchini scritti in calligrafia araba, firmati da famosi studiosi: Ibn Battouta di Tangeri, Al Idrisi, Abu Zaid Abd al-Rahman Abu Muhammad Ibn Abd al -Qadir al-Fasi, Abu al-Qasim Muhammad Ibn al-Saffar e Ibn al-Banna al-Marrakushi.
“Il Marocco ha sempre avuto, nel corso della sua storia millenaria, una presenza culturale riconosciuta e un ricco patrimonio manoscritto, lasciato in eredità da generazioni di studiosi e copisti che eccellevano nelle arti della scrittura e della calligrafia. I resoconti storici testimoniano anche la fama di prospere biblioteche, alimentate dalla passione di sultani e notabili per l’acquisizione e la riproduzione di importanti opere e preziosi manoscritti.ha detto la guida dello spettacolo.
A questo proposito, le biblioteche marocchine continuano a conservare un ricco patrimonio di manoscritti e documenti che rappresentano la memoria della nazione. Tra questi troviamo la Biblioteca Reale, la Biblioteca Karaouine a Fez, la Biblioteca Ben Youssef a Marrakech, la Biblioteca Sbihi a Salé, la Biblioteca Zaouia Al-Ayachia, la Biblioteca Naciria a Tamegroute, la Biblioteca Imam Ali a Taroudant, nonché come la Biblioteca Ahl Abdel Baqi Sibawayh a Laâyoune.
La 43esima edizione della “Fiera del Libro di Sharjah” rende omaggio a eminenti figure marocchine che hanno segnato la storia e la scienza. Tra questi, Hassan al-Wazzan, noto come “Leon l’Africano”, Abu al-Qasim al-Zayyani, Abu Salim al-Ayashi, al-Hassan al-Yusi, Muhammad ibn Abdallah al-Saffar, Ibn Rochaïd Al-Fihri, Ibn Othman al-Meknassi e Ibn Nasser al-Dar’i, autore della famosa e profonda poesia spirituale “Du’a Nasiri”.
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