Le recenti devastanti inondazioni in Spagna, in particolare nella regione di Valencia, stanno facendo temere disagi per i consumatori europei, in particolare nella fornitura di frutta e verdura. Una settimana dopo questo disastro senza precedenti che ha causato più di 200 morti e devastato migliaia di ettari agricoli, si cominciano già a sentire i primi effetti sul mercato francese.
Sebbene le autorità francesi non abbiano ancora menzionato una carenza, i supermercati e i mercati all’ingrosso, come Rungis, segnalano difficoltà di approvvigionamento per alcuni prodotti, ci informano i media francesi. Europa1. Gli agrumi, in particolare, potrebbero essere i più colpiti, poiché la regione di Valencia, che produce milioni di tonnellate di arance, limoni e altri frutti ogni anno, è stata gravemente colpita. David Besnard, direttore della ABCD de l’Exotique, un’azienda di import-export di Rungis, conferma che la stagione è iniziata male: “Il raccolto delle arance è ben al di sotto dei volumi abituali, il che inevitabilmente farà aumentare i prezzi. Quel poco che resta costa già una fortuna e, a meno che non ci sia l’aiuto di un paese vicino, è probabile che i prezzi finali saliranno alle stelle. »
La penisola iberica è stata per lungo tempo il principale fornitore di frutta e verdura della Francia. In media, la Spagna esporta ogni anno tra i 6 e gli 8 milioni di tonnellate di prodotti agricoli, gran parte dei quali proviene dalla regione di Valencia. Secondo Marine Raffray, agroeconomista della Camera dell’Agricoltura francese, questa regione rappresenta anche “il 10% della produzione vegetale del paese e quasi il 20% della produzione di riso”. Pertanto, oltre agli agrumi, anche altri prodotti come cetrioli, insalate e riso valenciano potrebbero subire interruzioni sugli scaffali.
Di fronte a questa situazione, i distributori francesi stanno già cercando alternative per limitare l’impatto sugli scaffali. Ma soluzioni temporanee, come l’importazione da altri paesi o il ricorso alla produzione interna, rischiano di portare a significativi aumenti dei prezzi. I produttori francesi, anche se in grado di subentrare parzialmente, non sono in grado di coprire tutta la domanda e spesso si trovano in un segmento di prezzo più elevato rispetto ai loro omologhi spagnoli.
I mesi invernali sono tradizionalmente il periodo di punta per il consumo di agrumi in Francia. In questo contesto, le ripercussioni della catastrofe naturale spagnola potrebbero colpire direttamente i consumatori francesi. I distributori prevedono già un’inflazione dei prezzi degli agrumi, in particolare per arance, mandarini e limoni.
Le conseguenze di queste inondazioni illustrano la misura in cui i mercati europei dipendono dalla produzione agricola. L’episodio spagnolo solleva quindi una questione più ampia: come l’Europa può garantire la propria sovranità alimentare e come l’UE nel suo insieme potrebbe rafforzare i suoi partenariati agricoli con i vicini produttori come il Marocco.
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