Assente dal piccolo schermo per sei settimane, Alexis Favre, giornalista e conduttore di “Infrarouge” su RTS, spiega a “L’illustré” i motivi di questa rottura. Dopo essersi sentito male durante una seduta sportiva, il 46enne Romand ha scoperto di avere un infarto miocardico. «Se fossi stato a casa non sarei mai andato in ospedale», confida sottolineando la sua ignoranza dei sintomi.
Poi racconta più nel dettaglio al settimanale la sua situazione. Una placca aterosclerotica, formata da depositi di colesterolo e altre sostanze, può rompersi, provocando la formazione di un coagulo. Se questo coagulo blocca un’arteria coronaria, il cuore non riceve più ossigeno, il che può causare danni irreversibili alla sua funzione di pompa se non viene effettuato un intervento rapido.
Preso in cura, ha evitato “il peggio”, ma ha dovuto affrontare un intenso shock emotivo: “Mi sta succedendo?”, si è chiesto nella stanza dell’ospedale. La procedura per rimuovere il coagulo è durata un’ora e mezza.
Questa prova trasformò profondamente l’ospite, soprattutto il suo modo di vivere. “L’insegnante mi chiede se sono un fumatore. Rispondo sì. Lui ribatte: “No, sei un ex fumatore”. Da quel momento in poi, Alexis Favre smise di fumare, cambiò la sua dieta e integrò una routine sportiva più adatta. Sei settimane di riabilitazione presso gli ospedali universitari di Ginevra gli hanno permesso anche di fare un passo indietro rispetto ai fattori psicologici e allo stress: “A volte mi faccio carico di problemi che non sono miei”.
Per Alexis Favre questo evento è più di uno spavento per la salute: è un’opportunità di crescita personale. “È un incontro obbligato con me stesso… Una possibilità”. Nonostante la paura suscitata nei suoi cari e le sue domande sulla mortalità, oggi si sente meglio. “Sono molto più forte di prima, più in forma. La macchina funziona necessariamente meglio”.
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