Pubblicato nel settembre 2023, l’album “La Gorgone bleue”, scritto da Yann e disegnato da Dany, comprende caricature di persone di colore che sono state fortemente criticate da molti internauti. Il 31 ottobre la casa editrice Dupuis ha riconosciuto «un errore di giudizio» e si è scusata con i lettori.
Neri con lineamenti scimmieschi e un’eccessiva sessualizzazione dei personaggi femminili: questo è ciò che viene criticato per “The Blue Gorgon”, un album di fumetti pubblicato un anno fa e immaginato da due dei protagonisti del fumetto francese di origine belga gli anni ’70 e ’80, Yann e Dany. In questi giorni, un video di Tiktok che denuncia il razzismo e il sessismo dell’album è diventato virale, scatenando una massiccia protesta tra gli utenti di Internet. Come notato da BFMTV, le Editions Dupuis si sono scusate in un comunicato stampa pubblicato il 31 ottobre: ”Siamo profondamente dispiaciuti se questo album possa scioccare e ferire. Questo album fa parte di uno stile di rappresentazione caricaturale ereditato da un’altra epoca“. Nel nome di “dovere morale“e in vista di”l’importanza dei fumetti“e”più in generale il libro sull’evoluzione delle società“, la casa editrice dice di prendere”piena responsabilità di questo errore di valutazione“. È stato deciso di ritirare il libro da tutti i punti vendita. La pagina che fa riferimento al fumetto sul sito Dupuis è stata disattivata.
Già accusato di razzismo negli anni ’80
Al momento dell’uscita di “The Blue Gorgon”, il designer Dany aveva già ammesso che dovevano essere apportate delle modifiche. In un’intervista al sito Les Amis de la BD, ha precisato: “Ho dovuto rifare il disegno di certi uomini neri che, è vero, potevano sembrare un po’ troppo caricaturali.“
Questa non è la prima volta che contenuti ritenuti problematici vengono pubblicati in un album di Spirou. Il personaggio, benché umanista e perfino simbolo queer per molti giovani autori, incontra ad esempio nel 1949 in “Spirou chez les pygmées”, una tribù composta da persone dalla pelle più scura delle altre. La sua indagine ha rivelato che questa differenza di pigmentazione era in definitiva dovuta alla mancanza di igiene. Nel 1980, in un’intervista rilasciata a Numa Sadoul nel libro E Franquin ha creato l’errore, il creatore di Spirou, Franquin, aveva ignorato le accuse di razzismo di cui era già stato oggetto: “C’è una giovane donna carina che ha fatto una specie di tesi sul razzismo nei miei fumetti. Per fortuna non ne ha trovati molti!“
pubblicato il 1 novembre alle 12:35, Sabrina Guintini, 6Médias
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