In conferenza stampa, la nuova direttrice nazionale per la tutela dei giovani non ha usato mezzi termini. Lesley Hill ha ammesso che quando ha visto i molteplici scandali al DPJ, è caduta completamente dalla sedia.
Nonostante la sua lunga esperienza sul campo, MMe Hill, che è uscito dalla pensione con grande coraggio, è sbalordito quanto noi. “Ciò che manca”, si è persino lamentata, “è un portatore di visione”.
Senza dirlo, la sua osservazione dà comunque la piena misura del fallimento di Lionel Carmant, ministro dei Servizi sociali dal 2018, nel riformare il DPJ, in seguito al rapporto della Commissione Laurent presentato nel maggio 2021.
La commissione, ricordiamolo, è stata istituita dopo la ripugnante morte nel 2019 della bambina di Granby, sotto gli occhi chiusi del DPJ e della CIUSSS de l’Estrie.
I suoi anni di martirio hanno tradito disfunzioni sistemiche che, attraverso il DPJ e il mega-CIUSSS, risalivano a prima della presa del potere del CAQ.
La relazione Laurent è chiara: “Dobbiamo passare dall’indignazione alla dignità. Dobbiamo trasformare la nostra rabbia in azione”.
Tre anni e mezzo dopo, però, siamo di nuovo al punto di partenza: quello dell’indignazione e della rabbia di fronte a una “macchina” rotta.
Per ascoltare MMe Hill, all’epoca anche lui membro della Commissione Laurent, oggi la situazione sarebbe ancora peggiore.
Nel tumulto
Sconvolto da notizie scioccanti, il ministro Carmant ha “dimesso” Catherine Lemay, da lui nominata nel 2021, per sostituirla con M.Me Collina.
Incolpa MMe Lemay la sua mancanza di trasparenza e di azione. Se ha ragione, allora è chiaro che ha aspettato troppo prima di licenziarla.
E che dire dell’omertà strisciante che, sotto il suo controllo, continuava ad espandersi nella rete? Da qui gli appelli di MMe Hill allo staff del DYP per “denunciare situazioni intollerabili”.
In effetti, la lentezza del ministro nell’agire con maggiore risolutezza su questa delicata questione è il principale problema politico.
Ecco perché Lionel Carmant esce politicamente ferito da questa tempesta. La nomina di Lesley Hill, per quanto eccellente, non lo cancellerà.
Cane da guardia
Lesley Hill si impegna a diventare un “cane da guardia” per i bambini vulnerabili. Nessuno dubita che lei lo voglia. Ha tutte le qualità professionali e umane per cercare di salvare il DPJ Titanic dal totale affondamento.
Essendo viceministro aggiunto al Ministero della Salute, però, sorgono dubbi sulla sua reale indipendenza politica. Nella pubblica piazza e nei corridoi del potere, quale sarà il suo reale spazio di manovra?
Quando MMe Hill riterrà opportuno farlo, in quanto “cane da guardia” potrà mordere liberamente la mano del ministro, dei dirigenti e del personale del DPJ o del migliori pistole di Santé Québec? Il tempo lo dirà.
Resta che MMe Hill ha quello che serve per provare almeno a farlo. Per Lionel Carmant, tuttavia, questa crisi lascerà il segno.
Che si tratti del DPJ, dei senzatetto, della disabilità intellettiva, della salute mentale o del resto del suo piatto traboccante di file pesanti e anche in pericolo di sfuggire di mano, Lionel Carmant non avrà più spazio per errori.
Questo è il motivo per cui, considerando la crescente portata e complessità dei suoi compiti, il Primo Ministro dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di dividere il suo ministero.
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