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La Corte dei Conti dipinge il ritratto di una polizia marsigliese sopraffatta dalla criminalità – Libération

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Adattamento delle reti criminali, cause pendenti da anni, personale dell’IGPN affamato… In un rapporto reso pubblico questa domenica, 20 ottobre, i magistrati finanziari evidenziano gli errori della strategia messa in atto dalla polizia nella seconda città più grande della Francia.

Una constatazione ben lontana dai discorsi del potere macronista. In un rapporto dedicato alla polizia di Marsiglia, la Corte dei conti ha avuto la delicata ambizione di valutarla “organizzazione”, SU “coordinamento del partenariato”, ses “risultati” et “l’evoluzione [de ses] priorità strategiche”. Nella seconda città della Francia, dove più di un residente su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, alla fine del 2023 la polizia nazionale contava più di 4.000 agenti. “l’emergenza sicurezza, sociale e sanitaria”, il Presidente della Repubblica aveva promesso importanti investimenti statali nel settembre 2021, lanciando il piano “Marseille en grand”. Da allora, lungi dall’essere in declino, il traffico di droga, che affligge l’economia e la vita dei residenti, non è mai apparso così vasto. L’anno scorso l’autorità giudiziaria ha censito 49 omicidi legati al traffico di droga nella città. Nel suo rapporto, reso pubblico questa domenica, 20 ottobre, la Corte dei Conti loda gli sforzi della polizia ma si unisce alle preoccupanti analisi sulla capacità delle autorità di far fronte alla permeazione della criminalità organizzata nella città.

Il denaro promesso dall’esecutivo serviva a consentire l’invio a Marsiglia di 300 agenti di polizia aggiuntivi. “In totale, se contiamo solo il personale assegnato ai distretti di polizia, abbiamo circa 180 agenti in meno rispetto al 2016”, ha osservato Christian Charpy, magistrato della Corte dei conti, nel corso di uno scambio organizzato con la stampa. Negli ultimi anni, gli agenti di polizia sono stati inviati a Marsiglia dopo la loro formazione iniziale, ma allo stesso tempo la polizia ha assistito a numerose partenze. Il Ministero degli Interni è riuscito a mantenere il livello del personale installando sul posto tre società di sicurezza repubblicane (CRS), la cui missione è quella di operare ovunque in Francia.

La Corte dei conti sottolinea inoltre che molti giovani agenti di polizia scelgono di partire molto rapidamente dopo il loro arrivo a Marsiglia, “il che suggerisce un modello occupazionale che rischia di peggiorare nuovamente a partire dal 2024”. I magistrati finanziari propongono di creare un “compenso fedeltà” per gli agenti di polizia che lavorano da più di cinque anni nelle stazioni di polizia situate nei quartieri meno attraenti.

Abbandonate le offese “quotidiane”.

La giurisdizione finanziaria ha anche constatato una concentrazione – addirittura un’ossessione – del lavoro della polizia sui reati legati alla droga: dal 2020, ad esempio, sono state emesse 35.000 multe forfettarie per uso di droga. Due strategie principali sono state osservate dai conti della Corte: la prima consiste nell’istituire CRS o gendarmi mobili in un quartiere per diverse settimane, la seconda prevede “bombardamento” punti di trattativa puntuali. Secondo la valutazione della Corte dei Conti, le operazioni “Net Place” combinano i due approcci, ma la loro efficacia è tutt’altro che certa. L’“L’effetto duraturo è difficile da valutare” e questa strategia “A volte porta solo a spostare i punti vendita, i cui orari di apertura si adattano a questa presenza nascosta della polizia”.

I magistrati finanziari riprendono osservazioni già formulate sul tema da operatori sul campo e specialisti in queste questioni: “L’attività delle reti si adatta costantemente: sviluppo delle consegne a domicilio, consolidamento delle vendite in alcune città dove l’intervento della polizia resta pericoloso, ricorso alla la forza lavoro extra-marsigliana (minori non accompagnati e stranieri in situazione irregolare, in particolare)»

Questa attenzione della polizia ai reati legati alla droga ha delle conseguenze. Secondo la relazione della Corte dei Conti, diversi i cosiddetti reati “ogni giorno” sono trascurati. Alla fine del 2023, presso la pubblica sicurezza di Marsiglia erano aperti più di 91.000 fascicoli, quasi un terzo dei quali erano aperti da almeno tre anni. “L’elevato e crescente numero di procedimenti nei servizi riflette la deprioritizzazione di altri ambiti della delinquenza, in particolare quello economico e finanziario”, notano i magistrati finanziari. Inoltre, “gli indicatori relativi al servizio fornito nelle stazioni di polizia di Marsiglia sono inferiori alle performance nazionali” et “Le ore di pattugliamento pedonale sono diminuite”.

Anche la Corte dei Conti rileva nella sua relazione una situazione di “a corto di personale” particolarmente problematico per la delegazione marsigliese dell’Ispettorato Generale della Polizia Nazionale (IGPN). “Si tratta infatti di circa il 40% della forza lavoro target”, o 5,5 agenti su 14. “Dati i rischi di corruzione cui vanno incontro gli agenti di polizia a Marsiglia, la necessità di avere un Ispettorato Generale della Polizia Nazionale molto presente è essenziale,” commenta Christian Charpy. L’istituzione esorta le autorità a trovarlo “modi per rafforzare l’attrattiva” di questo servizio. Secondo una fonte interna contattata da Liberazione, la situazione è leggermente migliorata rispetto ai lavori della Corte dei Conti, arrivando a 8 agenti su 14.

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